Si chiama, semplicemente, Vino. È la nuova app per l’e-commerce tutto made in Italy lanciata da Vinitaly e Veronafiere, ufficialmente disponibile dal 25 giugno e presentata come “strumento ideale per immergersi in una ricca e completa wine experience”. L’abbiamo scaricata e testata. La registrazione comincia con una definizione del profilo personale in cinque passaggi: dapprima due colori, selezionati tra quelli tipici del vino (su una gamma di nove colori iniziali), quindi i due aromi, le due zone di provenienza, le occasioni durante le quali “stapperesti una bottiglia” e i due sapori di una cena perfetta. Una volta inserite le risposte e completato il proprio profilo personale, ecco la domanda immancabile di questi tempi: ti trovi a Expo? Una volta risposto “no” (qualora fossimo a Expo, l’acquisto potrebbe essere fatto direttamente al padiglione del vino, ndr), ecco pronta una selezione di sei vini, sulla base delle proprie preferenze, nel nostro caso offerta a 77,8 euro. L’app è, di fatto, l’estensione dell’e-shop Vinitaly Wine Club (vinitalyclub.com), che prevede un’offerta di circa mille etichette, scelte tra trecento denominazioni ed esposte al padiglione Vino – A taste of Italy. I primi commenti degli utenti da Play Store sono positivi, con una media voto di 4,2 che risulta da 37 giudizi espressi. Una sola la “stroncatura”, da parte di un utente che critica i prezzi troppo alti, citando come esempio un Gavi di Sant’Orsola venduto al doppio del prezzo rispetto alla gdo: la risposta dell’amministratore è che i prezzi sono gestiti direttamente dalle cantine. Alcune critiche riguardano l’impossibilità, completato l’acquisto, di tornare al menu principale, oppure il link errato ad alcune regioni italiane. La app risulta aver ottenuto più di mille download, pur essendo stata pubblicizzata soltanto dal 25 giugno (ma il lancio sarebbe avvenuto, in via sperimentale, già a partire da maggio, in base alla cronologia dei giudizi che compaiono). Nel complesso è migliorabile, ma sono già in corso i primi aggiornamenti.