Vinitaly è sold out da novembre. Giovedì verrà presentata a Roma, all’auditorium di via Veneto, la 53.ma edizione della mostra dedicata ai vini e distillati, ma ieri a Milano i vertici di Veronafiere hanno esposto alla stampa i primi dati della manifestazione che prenderà il via domenica 7 aprile nella città scaligera. Siamo a quota 4.600 aziende, con 130 novità di espositori diretti, senza contare gli indiretti e i rappresentati. Ancor più significativo è il valore della superficie occupata dalle aziende presenti in fiera, pari a 100mila metri quadrati.
“Abbiamo una manifestazione come Vinitaly, che è incomparabile con qualsiasi altro evento di questo settore”, ha affermato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, presente a Milano con il presidente Maurizio Danese. “Si tratta del più grande evento mondiale per il vino e la superficie media occupata da ciascuna azienda è significativa della volontà di investire in Vinitaly. Noi vogliamo che la fiera cresca, così da offrire alle aziende quel che si aspettano da un momento come questo”.
Tra le novità del 2019 spiccano l’Organic Hall al padiglione F, dove si terranno Vinitalybio (organizzata in collaborazione con Federbio) e la collettiva dell’associazione Vi.Te-Vignaioli e Territori per rappresentare i vini artigianali. Nasce inoltre Vinitaly Design, raggruppando i prodotti e gli accessori collegati all’esperienza degustativa.
Ci sono altre importanti novità all’orizzonte. La più rilevante dovrebbe riguardare la Cina, per la quale si attende la comunicazione sul lancio di una piattaforma diretta nel Paese considerato più strategico per la crescita dei consumi nei prossimi anni: “Parliamo di un progetto in fase avanzata di sviluppo e che contiamo di annunciare a Vinitaly”, ha commentato Mantovani. Sempre a Verona, nel giorno inaugurale della fiera, verrà fatto il punto della situazione sul mercato italiano con una ricerca approfondita sulle tematiche distributive e con un dettaglio per aree geografiche, principali regioni e città. Infine, il focus 2019 dal punto di vista dell’outlook di Vinitaly con Nomisma Wine Monitor sarà l’Asia, analizzando i mercati target di Cina, Hong Kong, Giappone e Corea del Sud.