Si scaldano i motori per la 56esima edizione di Vinitaly, in programma a Veronafiere dal 14 al 17 aprile. Provenienti da 65 Paesi, sono 1200 i top-buyer attesi, in crescita del 20% rispetto all’edizione precedente, accolti da circa quattromila imprese espositrici, su uno spazio di oltre 100mila metri quadrati.
Il contingente di buyer più corposo rimane quello statunitense con oltre il 15% delle presenze, seguiti da altre tre piazze strategiche extra-Ue: Canada, Cina e Regno Unito, che contribuiscono al 23% degli arrivi. A livello di macro-regioni, la platea dei top buyer più numerosa proviene dal Nord America e dall’Europa (ognuna con un’incidenza al 26%), seguiti da Asia e Oceania (23%), Europa dell’Est (13%), Centro-Sud America (7%) e Africa (4 per cento).
A questi si aggiungeranno circa 30mila operatori stranieri che confluiranno a Vinitaly da oltre 140 nazioni.
“Abbiamo fatto un giro del mondo in 18 città di 15 nazioni durato oltre un semestre per operare una selezione ponderata dei principali buyer da invitare a Vinitaly, (per un investimento Veronafiere-Ice Agenzia di 3 milioni di euro, ndr)”, ha dichiarato a il presidente di Veronafiere Federico Bricolo. “Il target è raggiunto ma oltre al successo numerico ci attendiamo soprattutto un riscontro molto positivo in termini di qualità della domanda rappresentata. Un lavoro possibile anche grazie alla collaborazione e al sostegno del governo italiano, del ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, del ministero del made in Italy, delle Ambasciate e degli enti istituzionali preposti alla promozione, Ice Agenzia in primis”.
Le principali aree tematiche di quest’anno prevedono diversi percorsi di matching domanda-offerta: Organic Hall, salone dedicato al vino biologico certificato prodotto in Italia e all’estero che quest’anno conta cento aziende, con la presenza di espositori internazionali provenienti da Ungheria, Slovenia e Austria; International Wine Hall, padiglione dei paesi produttori esteri che scelgono Vinitaly quale loro vetrina espositiva a partire, tra le altre, dalle aziende aderenti al progetto Open Balkan (Serbia, Albania e Macedonia del Nord); Mixology, la sezione espositiva e che esprime l’arte dei cocktail e della miscelazione di vini, liquori e distillati sulla base dei nuovi trend internazionali; Micro Mega Wines, unità espositiva all’insegna di “piccolo è bello” ideata dal wine writer Ian D’Agata per Vinitaly. Al centro del progetto le produzioni di nicchia a tiratura limitata.
Confermato anche Vinitaly and the city, il fuori salone per gli appassionati in calendario nel centro della città, dal 12 al 15 aprile 2024, che nel 2023 ha registrato oltre 45mila degustazioni.
L’evento ospita anche la 13esima edizione di Vinitaly Operawine, l’evento première del salone
internazionale che ogni anno punta i riflettori sugli ambasciatori e sulle etichette del vino italiano, la cui classifica è redatta dagli esperti della testata Wine Spectator.
In contemporanea al Vinitaly, si terrà anche la 28esima edizione di Sol, International olive oil trade show; Xcellent Beers e il 25esimo Enolitech, salone internazionale delle tecnologie per la produzione di vino, olio e birra. Con le tre rassegne, il numero delle aziende presenti nei 17 padiglioni della fiera sale a quasi 4.300 da 30 Paesi.