Un tocco di laguna veneta in corso Monforte a Milano. A portarlo è Venissa, il progetto di ristorazione avviato dalla famiglia Bisol nell’isola di Mazzorbo, che ha raggiunto un accordo con il cinque stelle Château Monfort per gestire la parte food and beverage all’interno del relais.
La cucina del ristorante Rubacuori viene affidata al venticinquenne Andrea Asoli, uno dei quattro chef che ha permesso a Venissa di confermare nel 2015 la stella Michelin, unico caso mondiale di ristorante “a otto mani” premiato dalla prestigiosa guida; il servizio in sala sarà diretto da Fernando Enrique Garcia Velasco, che si è formato tra Orient Express, Rio de Janeiro e Madrid per poi approdare al Met di Venezia e al Borgo San Jacopo di Firenze. La società veneziana inoltre seguirà il lounge bar e il banqueting di Château Monfort, che saranno impostati secondo la filosofia impressa nel cosiddetto “codice Venissa”: otto regole fondate su etica, legame con il territorio e i saperi lagunari, rispetto della materia prima.
“L’avvio della collaborazione è stato fissato per il 14 febbraio e non prevede un termine” spiega a Pambianco Wine Matteo Bisol, sottolineando le ragioni che hanno spinto Venissa ad approdare in ‘terraferma’ nel capoluogo lombardo. “Milano è cresciuta incredibilmente dal punto di vista enogastronomico. Con Château Monfort, porteremo sotto il Duomo un po’ di Venezia unendo gli ingredienti della laguna, dalle erbe ai crostacei, a quelli di Milano e della sua provincia, attraverso un lavoro di ricerca sul territorio e sulle ricette tradizionali lombarde”. Andrea Asoli si sposterà per tutto il 2016 a Milano, ma in futuro potrebbe tornare nell’isola di Mazzorbo in un ipotetico turnover con gli altri componenti della cucina. “Ci piace variare gli interpreti, pensiamo che ogni chef possa arricchire con la propria interpretazione gli elementi che costituiscono la cucina veneziana” sottolinea Bisol, aggiungendo che all’interno di Venissa gli chef saranno sempre quattro, a seguito di un nuovo inserimento previsto.
Nel frattempo la famiglia Bisol, che sta ottenendo i primi riconoscimenti con i vini ottenuti dai vigneti ‘eroici’ della laguna, investe nel progetto Venissa Wine Resort e quest’anno aprirà tredici nuove camere diffuse in cinque immobili nell’isola di Burano, collegata a Mazzorbo con un ponte, che si aggiungono alle sei già avviate presso la tenuta. “Ci piace l’idea dell’albergo diffuso, perché permetterà ai turisti che visitano Burano di vivere l’isola, stando a contatto con pescatori e merlettaie (Burano è nota per la lavorazione dei merletti oltre che per le sue case colorate, ndr). Inoltre rimediamo a una carenza perché, incredibilmente, qui non c’era alcuna struttura disponibile per offrire ospitalità”.
La famiglia Bisol, oltre a controllare Venissa e i suoi vigneti, è proprietaria dell’omonima azienda del Prosecco partecipata al 50% dai Lunelli (Ferrari Spumanti).