Velier e Billecart-Salmon celebrano il loro cinquantesimo anniversario di collaborazione con una bottiglia di Blanc de Blancs vintage 2010. Omaggio a una fedeltà che, come ha raccontato lo stesso Luca Gargano, Presidente della società genovese, poteva invece interrompersi molto prima. “Billecart-Salmon è uno dei rari prodotti del vecchio catalogo sopravvissuti al mio ingresso in Velier”, racconta Gargano. Questo “perché quando sono arrivato a dirigere l’azienda nel 1983, io che ero stato battezzato con una goccia di Pommery, non lo conoscevo e pensavo di sostituirlo: cambiai idea nel visitare la cantina, un’azienda familiare d’eccezione, con un prodotto che all’epoca era svenduto”.
Un percorso che si è evoluto fino a raggiungere, nel 2022, un flusso di 115mila bottiglie importate in Italia sulle due milioni prodotte in totale dalla maison di Mareuil-sur-Aÿ. Volume che si è tradotto, per Velier, in un fatturato da 3,25 milioni di euro, ovvero il 3% degli oltre 108 milioni previsti per la chiusura dell’esercizio in corso. Numeri che, per dovere di cronaca, hanno risentito delle dinamiche di mercato che hanno interessato gli ultimi periodi lo champagne, caratterizzato da una sempre più crescente richiesta internazionale a fronte di una produzione che ha riflesso un trittico di vendemmie non proprio all’altezza delle aspettative, escludendo quella appena conclusa.
Ecco spiegato il motivo per il quale la compagnia guidata da Luca Gargano nel 2021 ha potuto contare su cinquemila bottiglie di Billecart-Salmon in più e su un volume d’affari che dodici mesi fa aveva toccato i 4,5 milioni di euro, ovvero il 4% degli oltre 110 milioni raccolti in totale.
Per quanto riguarda la cuvée Blanc de Blancs 2010 invece, come ha spiegato Mathieu Roland-Billecart, amministratore delegato della Maison che può contare su 100 ettari di vigneti di proprietà e altrettanti di conferitori, “la abbiamo scelta perché, è composta dai migliori grand cru della Côte des Blancs e perché con i suoi dieci anni trascorsi nelle nostre cantine, rappresenta il giusto riconoscimento del nostro legame, soprattutto in un mondo in cui le relazioni a lungo termine si fanno sempre più rare”.