Ripasso e Amarone spingono i conti della Cantina Valpolicella Negrar, che chiude il 2015/16 con un aumento del 9% a 35,6 milioni di euro. La società cooperativa con sede in Valpolicella, a cui si deve l’invenzione dell’Amarone nel lontano 1936 per il fortunato errore del cantiniere Adelino Lucchese (che lasciò fermentare troppo a lungo una botte di Recioto), ha liquidato ai soci la migliore remunerazione di sempre, pari a 15,6 milioni di euro per un totale di oltre 98 mila quintali di uve conferite.
L’export contribuisce per il 65% dei ricavi dell’azienda, che ha una presenza consolidata in Germania dove peraltro ha ottenuto la nomina di miglior cantina cooperativa italiana da parte della rivista tedesca Weinwirtschaft. Tra gli altri dati significativi, l’aumento di vendite di prodotto imbottigliato pari a 3,4 milioni di euro nell’anno 2015/16 e un utile di esercizio di circa 2,5 milioni di euro.
Tra gli investimenti in corso d’opera spiccano i lavori di riqualificazione della cantina, programmati per soddisfare nuove esigenze produttive e per migliorare l’accoglienza dei visitatori. La prima parte degli interventi, che sarà realizzata entro l’autunno, riguarda una nuova ala costruita nel terreno adiacente alla sede, acquistato nel 2015, e destinata ad ospitare la logistica, il magazzino e l’appassimento delle uve.
Cantina Valpolicella Negrar opera con i marchi Domini Veneti, che esprime il top di gamma dell’azienda da uve coltivate in aree particolarmente vocate, Le Preare e Cantina di Negrar.