Nuovo mandato alla presidenza Unionbirrai, l’associazione dei piccoli birrifici indipendenti, per il vercellese Vittorio Ferraris (Birrificio Sant’Andrea). L’assemblea dei soci ha infatti rinnovato i vertici in occasione di Beer&Food Attraction a Rimini, ridimensionando il consiglio direttivo da cinque a tre membri, confermando il presidente che sarà affiancato per i prossimi due anni da Pietro di Pilato (Brewfist) e Andrea Soncini (Oldo).
“Per i prossimi tre anni – ha dichiarato Ferraris – abbiamo preso l’impegno di lavorare profondamente all’attività di promozione del settore, anche attraverso il marchio Indipendente Artigianale già adottato da oltre 180 birrifici soci. Questo senza dimenticare l’attività di lobbing e il continuo confronto con i ministeri ai diversi tavoli di lavoro sulla birra artigianale in Italia”.
A Beer&Food Attraction è stato inoltre annunciato un “adattamento” del marchio Indipendente Artigianale, che verrà utilizzato per identificare anche i birrifici agricoli. Unionbirrai e Cia hanno infatti siglato un protocollo d’intesa volto a creare un tavolo di lavoro stabile sull’agricoltura e a fare lobbing insieme.
L’idea di Unionbirrai è quella di lavorare perché il birrificio agricolo non sia solo un mezzo per usufruire di un regime fiscale agevolato, ma una scelta consapevole di filiera da comunicare al consumatore. E per identificare i birrifici agricoli sarà adattato il marchio Indipendente Artigianale, “un modo semplice e immediato per assicurare al consumatore, con la garanzia Unionbirrai, le caratteristiche di indipendenza del produttore e di artigianalità del prodotto”.
Dall’agosto 2010, la produzione di birra è stata definita attività agricola connessa, il che comporta importanti benefici dal punto di vista fiscale, purché il birrificio dimostri di produrre almeno il 51% delle materie prime utilizzate. Ad oggi sono circa il 15% del totale i birrifici agricoli italiani, con le presenze più importanti in Toscana, Abruzzo e Marche.
di Giambattista Marchetto