Quattro aziende vinicole in quattro differenti regioni e un denominatore comune: la filosofia imprenditoriale della famiglia Bartolomei. Nasce con questo approccio il gruppo Ciù Ciù Tenimenti Bartolomei, una sorta di piccola holding che fa da cappello alle proprietà della famiglia: Ciù Ciù nelle Marche, Feudo Luparello in Sicilia, Villa Barcaroli in Abruzzo e Berretta in Toscana.
Le quattro realtà si estendono complessivamente su 300 ettari e realizzano un fatturato aggregato di circa 8 milioni di euro, integrando le strategie commerciali e distributive, ma continuando ad operare in piena autonomia dal punto di vista dell’identità enologica.
Come Ciù Ciù è una espressione autentica e forte del Piceno, anche le altre tre cantine sono state scelte in quanto stabilite in zone vocate, con vitigni autoctoni che rappresentano l’essenza del territorio e con evidenti possibilità di crescita. L’azienda madre rimane Ciù Ciù, fondata da Natalino e Anna Bartolomei e oggi guidata dai figli Walter e Massimiliano, e dopo ogni acquisizione il gruppo si è concentrato sulla coltivazione dei terreni, con un percorso di miglioramento agronomico secondo le tecniche produttive portate avanti con successo dalla capofila (che ha ottenuto la certificazione bio già nel 1996), senza forzare i cicli naturali.
“Ciù Ciù Tenimenti Bartolomei – affermano Walter e Massimiliano Bartolomei – nasce con l’obiettivo di creare nel futuro maggiori sinergie tra le nostre cantine. Stiamo investendo da anni in questo percorso di gruppo e oggi possiamo presentarci al mercato come un unico soggetto capace di esprimere al meglio le caratteristiche di quattro territori unici per qualità e riconoscibilità, nei quali andremo a trasferire l’esperienza di 50 anni di viticoltura”.
Giambattista Marchetto