Il gruppo Pernod Ricard sta puntando sulla valorizzazione dei brand iconici che hanno fatto la storia del bere con una nuova campagna di posizionamento “Bella la vita, dal 1815” che mette al centro lo stile tipicamente italiano fatto di spontaneità, leggerezza e gioia di vivere. Ecco quindi come si festeggia in questo solco comunicativo il nuovo nato di Ramazzotti: Il Premio, il primo blend al mondo che unisce amaro e grappa. Si tratta di un connubio tra il gusto dell’amaro Ramazzotti e la morbidezza della grappa di Nebbiolo Riserva invecchiata 36 mesi.
Il Premio è un vero “ritratto di famiglia” dedicato a Ausano Ramazzotti, fondatore del brand del noto amaro milanese. Un visionario, poco loquace ma che si racconta attraverso le sue invenzioni attraverso una ricetta custodita per 168 anni e che oggi è sul mercato con un numero limitato di bottiglie, dedicate ai suoi estimatori.
Alessandro Lupo, global head of strategy & business development di Ramazzotti, racconta che tutto è nato da una scoperta fatta negli archivi storici dell’azienda: “Abbiamo recentemente trovato alcuni documenti risalenti al 1850, dove lo stesso Ramazzotti aveva annotato lo sviluppo di una ricetta innovativa che univa queste due eccellenze italiane. Un blend dedicato ai suoi figli Eugenio e Giuseppe che presero in mano l’azienda, due spiriti completamente diversi ma che uniti hanno generato la multinazionale che rappresenta oggi Ramazzotti”. Il prodotto si colloca all’interno di una strategia di “premiumizazzione” che il gruppo Pernod Ricard sta attuando per soddisfare le esigenze di consumatori che ricercano prodotti di nicchia e di alta qualità.
Proprio il Premio Ramazzotti potrebbe essere il precursore di una tendenza come è stato a suo tempo lo stesso Amaro Ramazzotti, il primo amaro italiano su base alcolica e non di vino, una nuova categoria di spirits. “Dopo il lancio di fine novembre 2018 – racconta Lupo – Il Premio Ramazzotti ha riscontrato una forte risposta positiva in tutta Italia con un aumento di richiesta da parte di ristoratori, consumatori e mixologist. Tutto ciò si traduce in una crescita organica positiva ed un aumento di distribuzione”. Sul fronte internazionale, “il lancio in Germania si sta rivelando di grande successo con focus sulla ristorazione e l’e-commerce”. Presto lo vedremo aprirsi a nuovi mercati in Europa e in America.
“Oggi il mondo della mixology è diventato importante quanto quello dei ristoratori stellati. Spesso i nostri ambassador sono bartender riconosciuti a livello globale. Il trend del gin continua il suo decorso in Italia e nel mondo, ma è quello del bitter e soprattutto il mondo degli amari che stanno prendendo acquistando posizioni”
In riferimento al mercato degli amari (Bitter herbal liquors), l’Italia è il secondo mercato dopo la Germania sia in termini di spesa che di consumo pro-capite. “L’Italia per Ramazzotti è sicuramente il mercato strategico per lo sviluppo del brand a livello internazionale, vetrina rilevante per l’elevato flusso turistico internazionale” conclude Lupo.