Gli inglesi scelgono di bere sempre di più lo spumante domestico. Dalle analisi condotte da Iwsr e riportate da Wine Intelligence, i volumi degli spumanti inglesi sono aumentati di oltre un terzo lo scorso anno e ora rappresentano il 3% del mercato totale degli sparkling wines del Regno Unito. Inoltre, questo è stato l’unico segmento della categoria dei vini britannici a registrare una crescita sostenuta dei volumi negli ultimi cinque anni.
I motivi sono molteplici. Nel 2021 lo spumante inglese è stato favorito dalle vendite online e dall’impatto delle restrizioni dovute alla pandemia, oltre ad una forte domanda da parte degli stranieri in vacanza. E oggi questo slancio sembra continuare, con molti produttori britannici che, nel 2022, hanno ampliato o introdotto attività legate all’enoturismo. Inoltre, WineGB ha riferito che le vendite dirette al consumatore da parte delle aziende vinicole inglesi, di persona o online, sono più che raddoppiate negli ultimi due anni.
Questi fattori hanno contribuito ad aumentare la competizione con lo Champagne. Infatti, le prospettive di premiumisation dello sparkling wine inglese sono favorite dal fatto che il 41% dei consumatori ritiene che lo spumante domestico sia di ‘alta qualità’. Tuttavia la percezione dello Champagne rimane più forte, e i dati di monitoraggio di Wine Intelligence mostrano una variazione minima di questa opinione negli ultimi cinque anni. Attualmente le bollicine francesi vendono circa cinque bottiglie per ogni bottiglia di spumante.
Inoltre, i vini inglesi non sono ancora legati alle occasioni celebrative nella stessa misura, come invece il Prosecco, che si conferma la bollicina preferita del Regno Unito nel giorno del ‘sì’. Secondo una recente ricerca condotta dalla piattaforma britannica di wedding planning Hitched, il 55% degli inglesi preferisce infatti bere Prosecco durante il giorno del proprio matrimonio anziché Champagne. Questo fenomeno fa ben sperare gli inglesi che in futuro lo spumante domestico possa prendere il posto della bollicina italiana e far uscire quella francese fuori dai giochi.
Speranza confermata da un aumento dei vigneti piantati in Inghilterra e Galles. Inoltre, anche la proposta di abolire il dazio sul vino spumante potrebbe contribuire a questa crescita, qualora venisse attuata, anche se il valore relativo di questa agevolazione fiscale sarebbe più rilevante per i vini spumanti di prezzo inferiore.
Insomma, se lo spumante inglese riuscisse ad affermarsi come rinfresco di riferimento per le celebrazioni, le prospettive di crescita del segmento si trasformerebbero e i dati dei consumatori suggeriscono che questa categoria, relativamente giovane, ha gli strumenti per vincere in casa, ma ci vorrà tempo.