Aumento della quota export, raggiungimento dell’Agenda 2030 e conclusione del progetto di zonazione. Il Consorzio Vini Alto Adige si prepara per un anno in fermento.
I vini dell’Alto Adige sono in corsa. Il 2023, per il Consorzio che raccoglie 192 viticoltori altoatesini coprendo il 98% del territorio, è stato un anno “molto dinamico”, ha raccontato il presidente Andreas Kofler. “Abbiamo ospitato l’evento Wine Summit che si svolge ogni due anni e complessivamente abbiamo venduto 44 milioni di bottiglie”. Inoltre, il periodo è stato caratterizzato da una particolare attenzione dei consumatori nei confronti dei vitigni autoctoni del territorio, “come Gewürztraminer e Schiava, vini molto versatili e di alta qualità, grazie alle nostre altitudini, che stanno vivendo un grande interesse da parte del mercato”. Molte aziende, inoltre, hanno incrementato la produzione di spumante, che ad oggi, anche se tocca solo 450mila bottiglie sul totale, “sono in crescita”. L’interesse suscitato dai vini dell’Alto Adige non si limita al mercato domestico.
“All’estero i nostri prodotti hanno destato grande attenzione, soprattutto in Svezia dove siamo riconosciuti come principale regione vitivinicola dell’anno per l’associazione Munskänkarna”. L’incremento della quota export, infatti, è uno dei principali obiettivi dell’anno per il consorzio. “Nel 2023 abbiamo fatto un passo avanti in questa direzione entrando in nuovi mercati come la Corea, oltre ad aver partecipato alla fiera vitivinicola francese Vinexpo a Parigi con il nostro stand composto da 15 viticoltori, è stato un successo”. Si affianca a questa visione, una particolare attenzione nei confronti della sostenibilità, tramutata nel raggiungimento della mission Agenda 2030, che prevede un percorso di riduzione dell’impronta di carbonio della produzione vitivinicola. Inoltre, il Consorzio sta ultimando l’ambizioso progetto legato alla zonazione, dopo un lavoro preliminare durato anni. “Stiamo aspettando il via libera del Ministero ma speriamo di poterlo portare a buon fine per la vendemmia del 2024”.