Terre Cevico si struttura per far fronte alle dinamiche di mercato sempre più competitive. Nello specifico, la realtà romagnola da quasi 190 milioni di euro ha incorporato le cooperative Le Romagnole, Winex, Romagnole Due e le aziende controllate Due Tigli, Enoica e Rocche Malatestiane. A seguito dell’operazione sono inoltre state approvate le modifiche statutarie che, nella sostanza, hanno trasformato Terre Cevico da consorzio a cooperativa di primo grado.
“Le dinamiche competitive sempre più aggressive e l’instabilità crescente degli scenari geopolitici degli ultimi anni impongono scelte profonde e adeguati assetti organizzativi delle imprese”, commenta il presidente Marco Nannetti. “Per noi la sfida è duplice, perché vogliamo sempre più evolvere con logiche d’impresa competitiva coltivando contemporaneamente i principi cooperativi dell’etica del lavoro, della solidarietà, del rapporto mutualistico e della sostenibilità. Tutto questo è alla base del Piano Industriale che affianca il riassetto societario del Gruppo”.
L’Assemblea ha poi nominato il Cda che entrerà in funzione dal primo gennaio 2024, ovvero con gli effetti legali dell’operazione, e che sarà composto da: Alberto Asioli, Emanuele Babini, Lino Bacchilega, Flavio Cattani, Franco Donati, Fabio Foschi, Marco Lanzoni, Marco Nannetti, Gianni Raffoni, Daniela Ravaglia, Gregorio Vecchi, Maddalena Zortea.
Il nuovo presidente, individuato tra i soci produttori, sarà nominato dal Cda nella prima sessione del 2024, mentre Paolo Galassi è stato confermato come direttore generale di Terre Cevico.