L’Italia continua a crescere nel segmento dei vini pregiati e da collezione riducendo la distanza tra le piazze internazionali come Londra, Hong Kong, New York e Parigi. Questo miglior posizionamento deriva non solo dalla tipologia delle bottiglie offerte negli appuntamenti con il mercato, ma anche dai prezzi medi di aggiudicazione che continuano a mostrare un trend in costante crescita.
Per Francesco Tanzi, capo dipartimento vini pregiati e whisky e distillati da collezione della casa d’aste Pandolfini, come spiega nell’intervista a Pambianco Wine&Food Magazine, la performance del mercato non conosce rallentamenti anche se questi risultati, a volte, non presentano una logica e occorre ricordare che sono mossi dal desiderio di possedere proprio quella determinata bottiglia. In termini di numeri, se nel 2018 il dipartimento vini pregiati di Pandolfini ha generato vendite in asta per 2,08 milioni di euro (con il 94% del venduto) nel 2019 il valore è salito a 2,4 milioni (96% del venduto). Il 2020, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, ha chiuso con un controvalore di 2,27 milioni e il 2021 per il dipartimento si chiuderà con una crescita del 55% a 3,528 milioni del volume delle vendite di vino in asta con il 99% dei lotti venduti.
Quali sono i motivi che hanno favorito lo sviluppo dei volumi del vino da collezione in Italia negli ultimi tre anni?
Negli ultimi tre anni la richiesta da parte del pubblico è cresciuta, probabilmente anche a causa della costante incertezza della congiuntura economica. I tradizionali investimenti, come il mattone, hanno perso attrattiva, e quelli più moderni, come le criptovalute, spesso sono troppo aleatori per gli investitori più ‘tradizionali’. Il vino, assieme ad altri cosiddetti collectible, rappresenta una giusta via di mezzo, e visti i risultati costantemente crescenti non solo degli ultimi tre anni, ma dell’ultimo decennio, direi che è una scommessa vinta. Noi, come operatori del mercato, abbiamo ampliato la nostra offerta affiancando alle tradizionali due aste live annuali aste esclusivamente online (SmartWIne, ndr), con prodotti più accessibili per chi vuole iniziare a investire in questo mondo, o semplicemente per chi vuole bere bene.
Quali sono i migliori vini in circolazione per un investimento?
I migliori vini da investimento sono i grandi rossi, vini dalla struttura importante, che possono reggere all’invecchiamento e che permettono un orizzonte di investimento anche di decenni: Borgogna, Bordeaux, Piemonte e Toscana sono le principali regioni a livello mondiale.
Può fare qualche esempio?
Per i vini francesi, le etichette principali per la Borgogna sono Domaine de la Romanée Conti (Lotto 769 – Romanée Conti Domaine de la Romanée Conti 2016, 1 bt Stima € 10.000 / 20.000, aggiudicazione: € 28.175 c.i.), Domaine Henri Jayer (Lotto 287 – Vosne Romanée Cros Parantoux Domaine Henri Jayer 1993, 1 bt Stima € 2.000 / 4.000, aggiudicazione: € 11.270 c.i.); Domaine G. Roumier (Lotto 656 – Musigny Domaine G. Roumier 2014, 1 bt Stima € 4.000 / 8.000, aggiudicazione: € 15.312 c.i.); Domaine René Engel (Lotto 710 – Clos Vougeot Domaine Rene Engel 2002, 1 bt Mg Stima € 2.400 / 4.800, aggiudicazione: € 8.575 c.i); Engel e Jayer sono due domaine che adesso hanno chiuso, quindi questo ha portato a una crescita esponenziale dei prezzi d’acquisto, esattamente come accade nel mondo dell’arte. Per il Bordeaux: Château Mouton Rothschild (Lotto 156 – Château Mouton Rothschild 2000, 6 bt Stima € 4.500 / 9.000, aggiudicazione: € 12.250 c.i.); Château Margaux (Lotto 512 – Château Margaux 2002, 12 bt Stima € 2.400 / 4.800, aggiudicazione: € 6.125 c.i.); Pétrus (Lotto 173 – Pétrus 2004, 1 bt Stima € 1.200 / 2.400, aggiudicazione: € 5.145 c.i.) per citarne alcuni.
E per l’Italia?
In Piemonte Giacomo Conterno (Lotto 68 – Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno 1955, 1 bt Quarto di Brenta Stima € 9.000 / 18.000, aggiudicazionE: € 23.275 c.i.); Bruno Giacosa (Lotto 27 – Barolo Falletto di Serralunga d’Alba Bruno Giacosa 1996, 1 bt 12 litri Stima € 2.000 / 5.000, aggiudicazione: € 11.025 c.i.); per la Toscana: Tenuta San Guido (Lotto 471 – Sassicaia Tenuta San Guido 2015, 1 bt DMg Stima € 650 / 1.300, aggiudicazione: € 4.165 c.i.); Masseto (Lotto 450 – Masseto 2017, 1 bt DMg Stima € 2.000 / 4.000, aggiudicazione: € 4.900 c.i.).
Tra i marchi italiani può indicarci chi ha rallentato la crescita in questi ultimi anni e presenta delle buone opportunità di investimento?
È difficile indicare un’etichetta che ha rallentato la crescita, perché può variare di asta in asta il risultato finale, ma il trend è sempre crescente.
Ci sono delle etichette new entry nel segmento del vino da collezione?
L’insieme delle etichette da investimento sta crescendo assieme a quelle richieste dal circuito delle aste internazionali. Di particolare rilevanza sono i vini italiani, che prima venivano considerati solo per il consumo: un’etichetta su tutte Le Pergole Torte di Montevertine.
Perché il vino è diventato un alternative asset?
Il vino è un ottimo investimento alternativo sotto diversi punti di vista e, al contrario degli asset finanziari presenta valori in crescita negli anni, con percentuali nettamente superiori a quelle dei mercati di investimento tradizionali; e come tipo di bene, come diceva l’avvocato Agnelli “Investite in vino, male che vada potrete sempre berlo”.
Orizzonte temporale dell’investimento?
L’investimento può essere sia immediato che a lungo termine, tutto dipende da dove sono state acquistate le bottiglie. L’acquisto in asta ha il vantaggio di poter selezionare esclusivamente le bottiglie ricercate, in modo da poter strutturare in modo migliore e più differenziato la propria cantina. Presenta delle garanzie, soprattutto per chi non è ancora esperto di questo mondo.
Cosa ne influenza il prezzo?
Il produttore, le annate, i numeri della produzione e i punteggi raggiunti. Ovviamente le condizioni delle bottiglie devono essere eccellenti.
Quanto è importante la provenienza, lo stato di conservazione?
Fondamentale! La temperatura e l’umidità controllata sono caratteristiche imprescindibili per conservare e poter gustare a pieno questi preziosissimi prodotti. Noi analizziamo molto attentamente lo stato di conservazione e la cantina da cui proviene ogni lotto delle nostre aste.
Costi: imballaggio, conservazione e altri costi che incidono sull’investimento
L’investimento iniziale è relativamente contenuto: basta avere un ambiente con le caratteristiche sopracitate, o al limite anche cantinette che preservino lo stato di conservazione.
Chi sono i collezionisti? Da dove provengono?
I collezionisti sono persone che apprezzano non solo il valore monetario della bottiglia, ma soprattutto il prodotto in essa contenuto. Noi cerchiamo di offrire al nostro pubblico bottiglie che riteniamo “bevibili”, quindi spesso capita che i nostri clienti privati siano disposti a spendere tutto ciò che serve per aggiudicarsi una bottiglia che altrimenti sarebbe impossibile reperire nelle stesse condizioni. Il mercato straniero che acquista in Italia cresce di asta in asta, in particolare quello americano e orientale, con le piazze come Hong Kong e Singapore che hanno ormai preso lo scettro alle vecchie capitali europee come Parigi e Londra.
Nella sua esperienza collezionano altri collectible?
I consumatori di vini pregiati sono amanti del lusso in genere, quindi orologi, macchine e distillati, mentre i veri collezionisti di vino spesso seguono solo questo settore, e sono molto attivi anche nel rinnovare e cambiare spesso la loro cantina.
Quali sono le attese per il 2022?
Nel 2022 le aspettative sono che il trend continui la sua crescita. Gli ultimi anni hanno portato ad un’accelerazione dell’utilizzo della tecnologia, che ha permesso di abbattere le barriere geografiche e creare un mercato globale anche per il vino da investimento.
Quali saranno le etichette e le annate più apprezzate?
Le etichette saranno sempre quelle presentate in precedenza, mentre per le annate potrà esserci un aumento della vendita di quelle più giovani, che, al contrario di quanto si possa generalmente pensare, sono particolarmente ricercate sia dai collezionisti che dagli investitori.