È verso le alture siciliane che i titolari di Baglio di Pianetto rivolgono interessati il loro sguardo. Là dove sorgono vigneti a un’altitudine tra i 700 i 900 metri, habitat eccellente per concepire vini armoniosi, freschi ed eleganti. Questo il punto focale della strategia di riposizionamento della cantina che ha sede nella Contrada Pianetto, nel territorio di Santa Cristina Gela, in provincia di Palermo. A gestire le operazioni c’è Grégoire Desforges, classe 1989, nipote di Paolo e Florence Marzotto, la coppia che ventisei anni fa prima rilevò e poi rilanciò l’azienda vitivinicola.
L’idea di questo giovane imprenditore nato a Parigi, ma italiano di adozione, si basa sulla ferma convinzione che il territorio dove ha sede la cantina vanti un micro clima ideale per concepire vini di elevata qualità. “La zona di Pianetto e l’anfiteatro montuoso sono per me un locus amoenus, culla di un sogno familiare che condivido”, ha dichiarato Desforges. “Credo che Baglio di Pianetto abbia l’occasione di essere la prima realtà a valorizzare questo territorio unico ed eccezionale”.
L’altezza delle vigne diventa quindi un punto di forza nel raggiungimento di un obiettivo di crescita sostenibile. Al suo fianco, il proprietario della cantina può avvalersi di un team con elevata expertise, tra cui l’enologo Giuseppe Lo Iacono e Francesco Matesi, a cui si sono aggiunte alcune new entry come la consulente enologica Graziana Grassini e Dante Bonacina che, dopo un passato in Cà del Bosco, da maggio 2023 è stato reclutato in qualità di amministratore delegato. A lui il compito quindi di guidare la cantina verso un riposizionamento premium e agevolare un ulteriore espansione oltreconfine.
Il programma, in questa prima fase, prevede una razionalizzazione dei terroir di produzione, con la cessione imminente della Tenuta Baroni e del polo produttivo di Noto, per concentrarsi esclusivamente sul nuovo concetto di vino d’altura. Proprio questi ultimi vigneti, avranno nuova vita e saranno trasferiti in Contrada Pianetto, posizionati a 800 metri sopra il livello del mare. Complessivamente, Baglio di Pianetto disporrà in tutto di 106 ettari che garantiranno, come si stima, una produzione annua di circa 800mila bottiglie suddivise su due linee rinnovate, ossia ViaFrancia con un bianco (Grillo, Insolia e Viognier), un rosato (Syrah) e un rosso (Nero d’Avola e Syrah), e In Purezza con sette referenze mono varietali ottenute da uve Viognier, Insolia, Syrah, Catarratto, Grillo, Nero d’Avola e Frappato.
Un portafoglio in ampliamento che, come prevede il piano strategico, galvanizzerà il fatturato. “L’obiettivo – dichiara a Pambianco Wine&Food Bonacina – è chiudere l’anno in corso generando ricavi per cinque milioni di euro, rispetto ai 4,4 milioni totalizzati nel 2023. La nostra aspettativa di fare ancora meglio dipende anche dal fatto che variabili esterne non incidano in modo negativo. Mi riferisco alla siccità, con le scarse piogge che purtroppo stanno colpendo ancora una volta la Sicilia, e la peronospora per la quale dovremo attendere i prossimi mesi per valutare se sarà di nuovo una problematica seria”.
Nell’attesa, la progressione del business poggia su un sentiment di fiducia e presuppone anche un ruolo della cantina all’estero più significativo. Attualmente, il 50% della produzione è destinata alla Sicilia e il 25% all’export. “Queste cifre vanno necessariamente riequilibrate”, afferma l’AD. “Stiamo ampliando e riqualificando la rete vendita sul territorio nazionale e lavorando sulla distribuzione estera, con focus iniziale su Stati Uniti ed Europa, con occhi puntati su due Paesi strategici per la nostra cantina, ovvero Germania e Svizzera. Auspichiamo che, nell’arco futuro di 3-5 anni, le vendite all’estero possano riuscire a generare circa la metà del valore totale dei nostri ricavi”.