Per il re della pizza napoletana, Gino Sorbillo, è giunto il momento di un probabile ridimensionamento dell’attività. L’imprenditore partenopeo sta valutando la chiusura di quattro locali, due a Milano e due a Napoli, per ragioni totalmente diverse, pur essendo ricollegabili al lockdown e alla conseguente serrata forzata di tutti i locali italiani, ma anche della pizzeria aperta a New York e Miami. In pratica, l’unico locale rimasto aperto, di una rete che comprende dodici pizzerie e quattro locali di street food a marchio Zia Esterina, è quello di Tokyo.
A Napoli, quella di Sorbillo pare più una mossa di protesta nei confronti del governatore De Luca, che ha imposto il blocco del delivery. Nel capoluogo campano resterebbero aperte la sede storica di via de’ Tribunali e due delle tre Zia Esterina, mentre chiuderebbero l’insegna della pizza fritta al Vomero e Lievito Madre al Mare, in via Partenope (essenzialmente per ragioni di costo d’affitto). A Milano, dove è presente con tre pizzerie e un take away, la scelta è indubbiamente legata ai costi di affitto e alle prospettive di incasso ridotto per i prossimi mesi. Chiuderebbero così Zia Esterina in Duomo e Olio a Crudo in via Savona, mentre dovrebbero riaprire a fine lockdown Gino Sorbillo Pizza Gourmand in via Foscolo e Lievito Madre in Largo Corsia dei Servi.
Sulla questione del mancato servizio di delivery a Napoli, Sorbillo ha dichiarato alla stampa: “Una scelta che garantirebbe una sopravvivenza minima, con 30-40 pizze al giorno, per molti locali. La crisi è durissima, ma stare fermi e ripartire da zero, chissà quando, sarà difficilissimo. Meglio sarebbe per tutti poter contare sulla possibilità del servizio a domicilio, cibi che vengono consegnati in tutta sicurezza”.