A parità di perimetro, Signorvino consolida i conti e archivia il 2018 con più di 31 milioni di euro, contro i 30 milioni incassati nell’esercizio precedente che era stato caratterizzato da un balzo del 30 percento. Intanto la catena di enoteca con ristorazione creata dal gruppo Calzedonia mette a segno una nuova apertura, la prima nel Lazio, all’interno del centro commerciale di Castel Romano. L’inaugurazione è stata fissata per oggi, venerdì 22 marzo, e concretizza la volontà del brand di avvicinarsi a Roma. Si tratta del sedicesimo store.
Luca Pizzighella, direttore commerciale di Signorvino, evidenzia la volontà di andare oltre, puntando finalmente al cuore della capitale per ripetere i successi ottenuti nelle altre grandi città italiane a cominciare da Milano, dove l’insegna è presente in piazza Duomo e in via Dante, per proseguire a Torino, Bologna e Firenze. E oltre a Roma, l’interesse per le nuove aperture è rivolto alle città estere. “Lo sviluppo oltreconfine – afferma Pizzighella – non avverrà tramite flagship isolati ma con una strategia di espansione a macchia d’olio all’interno dello specifico Paese”.
Il concept è stato ideato nel 2012 con l’obiettivo di rendere alla portata di tutti il vino italiano, con promozioni allettanti, eventi, incontri tematici e cene con il produttore. Sette anni dopo, Signorvino occupa 300 persone, per il 70% al di sotto dei 35 anni e per oltre la metà di sesso femminile. Nei punti vendita, distribuiti tra centri storici e outlet/centri commerciali, si trovano 1500 etichette da grandi nomi e piccoli produttori a prezzi competitivi. Il giro d’affari di Signorvino è realizzato per il 30% dall’asporto e per il restante 70% dal consumo in store, per un totale complessivo legato al vino del 50% degli incassi.