La sfida lanciata da Verona, che nel 2020 lancerà la nuova manifestazione B/Open, sembra aver dato uno stimolo in più a Sana, manifestazione leader nel mondo del biologico. La 31esima edizione dell’evento si terrà a Bologna dal 6 al 9 settembre e sarà ricca di novità. La principale è rappresentata dall’organizzazione degli stati generali del biologico italiano, che anticiperanno l’inizio della fiera e andranno in scena dal 5 al 6 settembre, con l’organizzazione di Bolognafiere in collaborazione con FederBio e AssoBio. Al centro del dibattito ci sarà l’agricoltura italiana e il ruolo del metodo biologico in correlazione tematiche quali la biodiversità, la protezione delle acque e il climate change. In particolare, la prima giornata sarà dedicata al tema “Dalla rivoluzione verde alla rivoluzione bio” e nel corso degli incontri verranno definiti i temi d’interesse per lo scenario da qui al 2030.
Il giorno successivo prenderà il via la fiera con un look rinnovato grazie allo spostamento degli stand nei nuovi padiglioni 29 a 30 che, come ha affermato il presidente Gianpiero Calzolari durante la presentazione che si è tenuta mercoledì 10 luglio a Milano: “Sono certamente più accattivanti, luminosi e ricchi di spazi comuni”. A due mesi dall’apertura, ci sono circa mille adesioni di aziende, un centinaio in più del 2018, tali da richiedere l’aggiunta di un padiglione rispetto ai cinque inizialmente previsti. Sana 2019 avrà pertanto 60mila metri di superficie espositiva suddivisa in sei padiglioni, di cui tre saranno dedicati al food, due al care&beauty e uno al green lifestyle.
La terza novità è l’adesione di Sana al plastic free. La ristorazione interna, gestita da Camst, metterà infatti al bando l’utilizzo di piatti, posate, bicchieri e altri prodotto in plastica, sostituita da vetro e materiali compostabili, mentre l’acqua minerale sarà erogata in modalità free-beverage da distributori dedicati. Bolognafiere inviterà gli espositori di Sana, pur senza porre forme di costrizione, ad aderire al progetto limitando o eliminando l’uso della plastica all’interno degli stand.
“Sana 2019 – ha aggiunto il presidente Calzolari – arriva in un momento molto positivo per il settore e sarà occasione per una riflessione strategica sul mondo del biologico, del quale ci candidiamo a fornire le linee guida”. L’iniziativa lanciata da Verona non preoccupa Bolognafiere, che contrattacca preparandosi a lanciare il primo Sana all’estero, probabilmente in Asia: “Stiamo mettendo in cantiere delle manifestazioni internazionali in collaborazione con i nostri partner, potremmo annunciare qualcosa nel prossimo futuro”, ha aggiunto il presidente della società fieristica felsinea, già attiva all’estero soprattutto con gli eventi a marchio Cosmoprof. Quanto a Veronafiere, Calzolari ha affermato: “Sana è sul mercato da trent’anni, le novità vengono presentate Bologna e così si continuerà a fare. Da espositore, penso che migliorare le fiere esistenti sia preferibile rispetto alla creazione di appuntamenti alternativi, perché troppe proposte finiscono per disturbare le aziende. In ogni caso, non abbiamo bisogno di modificare il nostro approccio perché qualcuno vuole entrare in competizione con noi”.