Kampaay ha chiuso un round di finanziamento da 180mila euro versati da un gruppo di business angels e da diversi imprenditori, che hanno creduto nel progetto lanciato dalla startup nata per la gestione degli eventi aziendali e pubblici e che durante il lockdown ha cambiato il modello di business, dedicandosi a situazioni per consumo privato e aperitivi a domicilio. Questo round costituisce il primo step per la crescita, a cui seguirà entro l’anno una seconda campagna per la raccolta di altri 320mila euro che saranno destinati all’ingresso sulle piazze di Roma e di Torino per replicare quanto fatto su Milano.
La gestione di Kampaay, racconta a Pambianco Wine&Food il co-founder e cmo Stefano Brigli, si basa su un marketplace dedicato ad aziende e privati con unico interlocutore in grado sia di coordinare tutti i fornitori e di gestire i contratti in maniera integrata, sia di fornire anche last minute i professionisti della ristorazione e del beverage.
“Con il lockdown – precisa Brigli – abbiamo trasformato la logistica per eventi in logistica per consumo privato, riducendo il nostro target e gestendo gli aperitivi a domicilio. Ovviamente si trattava di una risposta temporanea, che ci ha però permesso di continuare a fare business e che ha mostrato agli investitori la nostra capacità di adattamento alle situazioni di crisi. Nel frattempo, abbiamo fatto vari piccoli progetti con altre strartup e acquisito clienti con ordini singoli. Inoltre, siamo entrati nell’ambito dell’evento digitale, organizzando situazioni di team building virtuale per aziende, creando wine tasting digitali con consegna fisica delle bottiglie e team building aziendali per la preparazione dei cocktail, con prospettive interessanti di crescita nelle fiere virtuali”.
Proprio l’emergenza seguita alla pandemia e la cancellazione di tutti gli eventi programmati a partire da marzo ha spinto Kampaay a modificare il piano di fund raising che inizialmente puntava a 250mila euro complessivi. “Avevamo iniziato la campagna a metà febbraio, non sapendo quanto sarebbe accaduto pochi giorni dopo. Così abbiamo deciso da un lato di ridurre la prima tranche e dall’altro di aggiungerne una seconda, raddoppiando la raccolta complessiva, che ci servirà per l’ingresso su Torino già nel 2020 e su Roma dal 2021, ma anche per crescere a Milano in termini di comunicazione”.