L’obiettivo di Nespresso non è più soltanto quello di consolidare la distribuzione nelle case dei clienti privati. Il brand continua a crescere nel canale professionale, dove sta diffondendo la propria offerta basata su 15 diversi tipi di caffè con particolare attenzione per quelle realtà che offrono anche il caffè. Si tratta in particolare di pasticcerie, panetterie, gelaterie e ristoranti, attività dove si fanno pochi caffè durante il giorno e proprio per questo è necessario offrire una garanzia di qualità costante abbinata a numeri contenuti.
“La crescita in questi ambiti – afferma il direttore commerciale Italia del B2B di Nespresso, Luca Dussi – è particolarmente importante a mio avviso, perché ci confrontiamo con operatori non puramente commerciali. Un panettiere non si limita a vendere il pane, lo fa; perciò è particolarmente sensibile alla qualità e se ci sceglie come marchio di caffè, significa che percepisce il nostro essere di alto livello. Così facendo, offre una risposta a un consumatore che spesso è molto più evoluto dello stesso gestore”.
Di conseguenza, sottolinea Dussi, ci sono praterie da coprire nell’horeca per Nespresso, data l’evoluzione in corso nel mercato. Oltre alla diversificazione dei prodotti nelle attività commerciali, c’è la richiesta di consumatori sempre più evoluti e che vogliono cambiare diversi tipi di caffè durante la giornata. Infine, sta crescendo l’acquisto del cliente finale per una semplice ragione di comodità, in casa o in ufficio.
Quanto alla ristorazione, anche qui l’evoluzione sta avvenendo. “Il caffè – commenta il direttore commerciale B2B – era rimasto l’unico prodotto indifferenziato all’interno dei menù, il famoso ‘caffè normale’. Se guardiamo a quanto accade nelle nostri boutique, è raro che un consumatore esca con un solo tipo di caffè, perché tra differenze di origini e gusto, si cerca ormai la varietà. Pertanto, come abbiamo le carte dei vini, degli oli e delle acque minerali, avremo anche quelle del caffè. E allora sarà ancor più importante, per il ristorante, offrire scelta e certezza di qualità nei suoi caffè”.
La questione dei costi non sembra in grado di fermare la crescita di Nespresso, che per policy non comunica dati economici. “È evidente che la capsula ha un costo superiore al caffè in grani. Per contro, è la soluzione ideale nelle situazioni in cui il core business non è il caffè, e la ristorazione rappresenta una di queste al pari della pasticceria o della gelateria, che se introducono il caffè, dovranno disporre di un prodotto all’altezza del loro core business. Lo stesso vale per gli hotel, dove siamo particolarmente inseriti nelle camere, nelle sale riunioni e anche nei ristoranti”.