Il Primitivo di Manduria cresce nell’anno della pandemia, mettendo a segno un aumento sia in termini di imbottigliato che di giro d’affari. Nel 2020 infatti la dop pugliese ha registrato oltre 28 milioni di bottiglie che corrispondono a più di 21 milioni di litri (+26%) per un turnover di oltre 182 milioni di euro. Nel 2019 il fatturato del Primitivo di Manduria si era attestato a oltre 147,5 milioni, anno in cui aveva messo a segno una crescita del 24% per cento.
“Questa crescita è la dimostrazione che le nostre cantine puntano sulla nostra doc e che la passione dei consumatori non accenna a diminuire”, ha commentato Mauro di Maggio, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria. “La nostra area vitivinicola sta cambiando pelle più rapidamente di altri grazie ad un’economia che sta crescendo e in grado di fare ulteriori salti di qualità”.
Inoltre, “ci sono molti giovani che si stanno affacciando in questo settore con la voglia di continuare il lavoro dei ‘vecchi’ viticoltori e con competenze elevate e grande passione. Il 35% delle nostre cantine ha attirato le energie della nuova generazione, giovani appassionati di vino che hanno una preparazione cosmopolita”.
Le tipologie comprendono il Primitivo di Manduria doc, doc Riserva e dolce naturale docg. Non solo, la denominazione raccoglie 18 comuni tra Taranto e Brindisi, 60 aziende e circa 1800 viticoltori associati al Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria.
In generale, prima della pandemia i vini della Puglia avevano spiccato il volo non solo in termini di qualità, ma anche di vendite, secondo lo studio Pambianco pubblicato nell’ultimo numero di Pambianco Magazine Wine&Food. Nel 2019, le prime dieci aziende della regione avevano fatturato complessivamente più di 217 milioni di euro (+27%), e nell’anno che si è appena concluso sembra che i produttori, grazie anche alla gdo e all’e-commerce, si siano difesi piuttosto bene. Un ruolo fondamentale, nell’ascesa della Puglia vitivinicola, l’ha avuto proprio il suo il vitigno principe: il Primitivo, presente nel territorio regionale con circa 5.000 ettari coltivati nell’areale di competenza della doc Primitivo di Manduria e circa 1.000 per la doc Primitivo Gioia del Colle.
Al Primitivo, non a caso, sono legate più o meno tutte le realtà pugliesi presenti ai vertici della classifica presente nello studio, in testa alla quale troviamo Latentia Winery di Laterza, seguita da Cantine San Marzano e Cantina Due Palme.