Gli investimenti in termini di prodotto e comunicazione, unitamente a un posizionamento orientato sempre più al premium, sostengono Pasqua Vini che ha ricevuto il riconoscimento di ‘Innovator of the Year’ da parte di Wine Enthusiast. “Non poteva esserci premio migliore nell’ambito dei Wine Star Awards“, racconta a Pambianco Wine&Food Riccardo Pasqua, CEO della realtà da oltre 65 milioni di euro di fatturato. “L’innovazione è ciò per cui lottiamo e lavoriamo ogni giorno e questo per noi rappresenta il premio più ambito, in quanto ci comunica che il mercato riconosce gli sforzi fatti negli ultimi anni sia in termini di prodotto, sia del modo in cui lo portiamo sul mercato”.
La strategia di Pasqua Vini si fonda infatti su due aspetti: da un lato sulla ricerca dell’eccellenza nelle diverse interpretazioni del terroir e in cantina, con investimenti in infrastrutture e in tecnologia; dall’altro nella promozione della creatività con l’obiettivo di raggiungere le nuove generazioni. La cantina veneta, infatti, mette al centro della propria ricerca e sviluppo i giovani, “a cui rivolgiamo il 110% dei nostri progetti”, spiega il CEO dell’azienda, il cui approccio innovativo è sintetizzato dallo slogan ‘House of the Unconventional’. Secondo la ricerca commissionata da Pasqua alla società Toluna, le nuove generazioni si dicono “molto interessate al mondo dell’arte e, quando si parla di approcci non convenzionali, vedono con favore il mondo del vino legarsi a quello dell’arte”. Ed ecco quindi che tra le ultime attività di Pasqua si contano le partecipazioni, tra gli altri, alla London Design Week, Frieze London, ArtVerona e al Moma di New York con una masterclass.
In termini di prodotto, invece, tra gli output più rappresentativi di questa filosofia innovativa si contano la linea Mai Dire Mai, 11 Minutes Rosé e Y by 11 Minutes, il bianco Hey French You Could Have Made This but You Didn’t e Fear No Dark “che conferma la traiettoria di premiumizzazione della nostra azienda”.
“Questo premio – aggiunge Pasqua – ci dà una carica pazzesca per proseguire in una serie di iniziative che abbiamo in pipeline, tra cui quelle ad altissimo contenuto di prodotto pensate per celebrare, nel 2025, il centenario della nostra realtà”.
Nel frattempo, dopo tre anni molto particolari e incerti, “il 2023 è di assestamento”, puntualizza il CEO. “In Usa, risentiamo degli effetti di destocking, ma la cosa importante, più delle spedizioni, sono le vendite sul mercato che risultano positive”. L’Italia, invece, “va come un treno e riportiamo crescite a doppia cifra. In Europa cresciamo high-single digit, con il Regno Unito in testa”. Detto ciò, “speriamo di chiudere vicino all’anno scorso”, conclude Pasqua.