Giancarlo Moretti Polegato investe gli utili del suo gruppo, composto da Villa Sandi (per il canale horeca) e La Gioiosa (grande distribuzione), nell’acquisizione di terreni nella zona collinare del Prosecco Superiore. “Siamo ormai sui cento ettari vitati, compresi gli 1,5 ettari di Cartizze. Dovremmo averne duemila per poterci completamente fondare sull’autoproduzione, ma non vogliamo arrivare a tanto: inoltre, abbiamo scelto di concentrarci nell’area Docg di Valdobbiadene-Conegliano e in quella di Asolo che, pur essendo più piccola, qualitativamente non ha nulla da inviare alla sorella maggiore” dichiara Polegato a Pambianco Wine.
Intanto il gruppo continua a crescere a due cifre. Il 2015 è stato archiviato con un balzo del 20% a 72,5 milioni di ricavi e il budget 2016 è stato fissato, in maniera forse prudenziale, attorno agli 83 milioni. “Abbiamo iniziato bene l’anno – sottolinea il presidente di Villa Sandi – e nei primi due mesi siamo al +24 percento”. Sta dando risposte positive anche l’Italia, primo mercato di destinazione e che genera circa il 40% del fatturato complessivo. Quanto all’export, la principale destinazione resta la Germania, davanti a Gran Bretagna e Stati Uniti, ma la presenza dei vini prodotti dall’azienda trevigiana è distribuita ormai in 90 Paesi del mondo. “Siamo cresciuti ovunque tranne in Russia, dove ci siamo mantenuti sui livelli del 2014 ed è già un fatto positivo. L’azienda ha prospettive, perché lavoriamo in tanti paesi e abbiamo un portafoglio ampio di prodotti, dal vino quotidiano alla nicchia. Certamente il Prosecco, che è un vino accessibile, ha una forza particolare, in quanto caratterizzato da un elevato rapporto qualità/prezzo e abbinabile anche alle cucine emergenti, come quella giapponese. Circa il 70% della nostra produzione è rappresentata da questo vino, mentre se consideriamo l’assieme delle bollicine, comprendendo gli spumanti dolci su base Moscato, arriviamo a circa l’80 percento”. In prospettiva, Moretti Polegato è convinto di poter progredire anche sui vini fermi, partendo dal Pinot grigio che dovrebbe beneficiare della nuova denominazione controllata ‘Delle Venezie’. “Non ci aspettiamo una crescita sui livelli del Prosecco, ma questa doc darà al Pinot grigio la giusta tutela e i conseguenti benefici in termini commerciali”.
Tra i progetti in corso, spicca la certificazione di biodiversità che il gruppo Villa Sandi sta estendendo ai propri conferitori, che sono circa mille. “Le nuove generazioni – conclude Moretti Polegato – sono un terreno fertile, perché oggi nelle aziende che operano in agricoltura sono entrati giovani imprenditori preparati e pronti al cambio di mentalità, che si dedicano alle vigne anche perché si tratta di un’attività remunerativa”.