A partire dalla fine del 2023, ma probabilmente anche prima, chi partirà o arriverà in Sicilia dall’aeroporto di Palermo, potrà fare una sosta enogastronomica vista mare anche nel primo wine bar monomarca aperto da Planeta. La nota azienda vitivinicola siciliana – 386 ettari vitati e 2,4 milioni di bottiglie prodotte in sette cantine dislocate in cinque territori dell’isola – fa parte infatti del raggruppamento di imprese locali messe insieme da Autogrill, My Chef e Chef Express, multinazionali che hanno vinto il bando promosso da Gesap per la gestione per i prossimi 10 anni delle aree food & beverage (ristoranti, bar e punti di ristoro) presenti all’interno dell’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo.
“L’idea ci è piaciuta molto sin dall’inizio e quindi abbiamo deciso di partecipare a questo progetto con grande entusiasmo”, spiega a Pambianco Wine & Food Alessio Planeta, amministratore delegato dell’azienda siciliana. “Saremo al fianco di altri nomi di grande qualità dell’offerta siciliana, come Spinnato e Ciccio Sultano”. Nel wine bar, che si troverà nella zona Duty free al terzo livello dell’aeroporto con vista panoramica sul mare, sarà possibile consumare piatti veloci della tradizione culinaria siciliana in degustazione con i vini dell’azienda.
Ospitalità, un business sempre più centrale per Planeta
Il wine bar si affiancherà alle altre attività operanti nel mondo dell’ospitalità di Planeta, comprendenti una Foresteria inaugurata a Menfi nel 2009, dotata al suo interno di una residenza con 14 camere e di un ristorante, nonché l’offerta legata ai wine tasting in tutte le cantine presenti a Menfi, Sambuca di Sicilia, Vittoria, Noto, Etna e Capo Milazzo. Sempre a Menfi, entro l’estate del 2023, è prevista anche l’apertura di un Beach Club. Il segmento del turismo e dell’ospitalità, per Planeta, nel 2022 ha raggiunto un fatturato di circa 2 milioni di euro, pari a quasi il 15% di quello complessivo dell’azienda.
“L’aeroporto di Palermo ha bruciato tutti i record di crescita negli ultimi anni e la Sicilia è una meta sempre più gettonata”, continua Alessio Planeta. “È la porta di ingresso per la nostra regione e quindi avremo la possibilità di intercettare molte persone con il nostro wine bar. Noi siamo un’azienda che è nata facendo il vino e l’olio, ma poi si è specializzata anche nel turismo, facendo dell’ospitalità, da sempre di casa nella nostra famiglia e molto apprezzata da tutti i nostri ospiti, una parte integrante del nostro business”.
Bene le vendite del vino: +15% a valore nel 2022
Per quanto riguarda le vendite del vino, il 2022 sarà un altro anno che si chiuderà in modo molto positivo, con una stima del fatturato tra i 16,5 e i 17 milioni, pari a una crescita del 15% rispetto al già brillante 2021. Bene anche l’export, arrivato al 55% con una presenza in 84 Paesi, quasi esclusivamente nel canale Horeca, predominante anche in Italia. “È in atto una sorta di premiumizzazione dei consumi”, continua Alessio Planeta. “Per noi è quasi più facile vendere vini premium che non entry level. Questo avviene anche perché abbiamo fatto nel corso degli anni un lavoro importante sul nostro marchio che ci ha portato a migliorare la nostra immagine e quindi a valorizzare la parte più alta del nostro listino”.
Un anno, quello che sta per chiudersi, che tra i temi da affrontare, ha visto anche e soprattutto quello relativo all’inflazione. “Noi siamo un’azienda che ha la fortuna di chiudere la filiera. Non compriamo né uva, né vino. Detto questo, faremo degli aumenti nel 2023 in media intorno al 5-6%, quindi nettamente sotto i valori dall’inflazione e solo su determinate tipologie di vino”. Per Planeta, come per molte altre aziende vinicole, l’inflazione ha avuto un impatto molto importante soprattutto sull’acquisto delle materie, a partire dal vetro, ma non solo. “La stiamo assorbendo. Ma io sono un inguaribile ottimista e sono certo che questa inflazione in parte rientrerà, perché è frutto sopratutto della speculazione”.