Planet Farms ha ottenuto un finanziamento di 17,5 milioni di euro, concesso da UniCredit e assistito dalla Garanzia Green di Sace, per realizzare un nuovo stabilimento a Cirimido, in provincia di Como. La realtà specializzata nel vertical farming dal 2018 potrà così dedicare un ulteriore spazio alla coltivazione idroponica indoor di ortaggi, oltre alla già operativa vertical farm di Cavengago, in provincia di Milano.
“Questa operazione ci consente oggi di avviare la costruzione della nuova farm di Cirimido – dichiara Daniele Benatoff, co-founder e co-CEO del Gruppo Planet Farms – che sarà molto più estesa rispetto agli oltre diecimila metri quadrati di Cavenago, permettendo a Planet Farms di espandere considerevolmente la propria capacità produttiva ed esplorare nuove potenzialità del vertical farming, nonché tecniche di produzione sempre più efficienti, anche dal punto di vista energetico”.
L’obiettivo, infatti, è quello di migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse naturali e del suolo, “rendendo la produzione alimentare indipendente dalle condizioni climatiche e del territorio utilizzando strutture edilizie appositamente dedicate, all’interno o in prossimità di grandi centri urbani”, si legge in una nota. Il metodo produttivo di Planet Farms è caratterizzato da processi totalmente automatizzati, un ambiente controllato e isolato dall’esterno, per escludere il contatto con agenti patogeni e di conseguenza l’uso di fitofarmaci e pesticidi, oltre a consumi idrici significativamente ridotti (-95%) rispetto all’agricoltura tradizionale.
Questa mossa conclude un anno in fermento per la vertical farm lombarda. Oltre a essere stati recentemente nominati i nuovi CEO e Presidente Mara Lucilla Valsecchi e Marco Bordoli, a ottobre l’azienda ha siglato una partnership con il ristorante tre stelle Michelin Da Vittorio aprendo una nuova vertical farm nel locale di Brusaporto. La struttura, costruita all’interno del parco della Cantalupa, dove ha sede il ristorante tristellato, è una ‘vertical farm custom made’ e consente agli Chef Cerea di utilizzare ortaggi di qualità realizzati a km 0.