Come reagisce uno specialista dell’horeca alla chiusura dei ristoranti? L’ingresso in gdo non è contemplato da Foss Marai, realtà di Guia di Valdobbiadene (Treviso) che opera nel Prosecco superiore docg e si rivolge esclusivamente al fuori casa, seguito attraverso una rete distributiva che può contare su più di cento collaboratori. La soluzione della famiglia Biasiotto, proprietaria di Foss Marai e di Masseria La Sorba in Puglia, che messe assieme fanno oltre due milioni di bottiglie, è continuare a investire nell’horeca, resistendo al lockdown tramite l’online, in attesa che bar e ristoranti riprendano quota. Ne parliamo con Andrea Biasiotto, figlio del fondatore Carlo, direttore commerciale dell’azienda.
Come sta andando l’online?
A marzo abbiamo lanciato il nuovo sito, integrando nel dominio fossmarai.com l’area istituzionale e lo shop online, che in precedenza erano separati. Stiamo ottenendo performance molto soddisfacenti: nei primi 4 mesi del 2020 abbiamo registrato una crescita di visite del 180% e un incremento di fatturato del 90% rispetto allo stesso periodo del 2019. La quota di pubblico da mobile è stabilmente sopra l’80%, per questo ci stiamo concentrando anche sulla qualità dei contenuti social, che sono fondamentali per interagire con i nostri consumatori.
State valutando un ingresso anche nel canale gdo?
In coerenza con la strategia che stiamo portando avanti, ci manteniamo esclusivi sull’horeca. Abbiamo lavorato molto seriamente, con passione e impegno, per diventare un brand di riferimento in questo canale, e vogliamo che questo rimanga un nostro tratto distintivo, da non perdere.
Dove investirete di più nei prossimi anni?
Siamo sempre stati un’azienda innovativa anche nella comunicazione e continueremo ad esplorare nuovi format e nuovi media per valorizzare l’immagine di brand. Naturalmente continueremo ad investire nella qualità dei nostri prodotti, il vero asset di Foss Marai, e crediamo che questa sarà la strada vincente. Infine, l’azienda ha deciso di investire sempre più nel settore dell’enoturismo, un ambito che sicuramente porterà grandi soddisfazioni.
Come si coniugano horeca e online?
Il nostro consumatore è un pubblico di target alto, dinamico e innovativo, per questo abbiamo sempre pensato che l’e-commerce sarebbe stato un servizio straordinario per ampliare i touch point con il brand, consentendo ai clienti di degustare comodamente a casa i vini che poi possono richiedere al ristorante, al bar o in enoteca, e viceversa. Siamo molto soddisfatti dei risultati relativi agli incrementi nelle vendite e nell’audience, che abbiamo ottenuto perseguendo una politica di vendita che non prevede sconti: la nostra leva infatti non è il prezzo, bensì la valorizzazione, a livello di immagine e di storytelling, di un prodotto di altissima qualità.
Avete lanciato il progetto Foss Marai Stories. Di cosa si tratta?
Dall’artigianato alla piccola industria, dal mondo dell’arte a quello enogastronomico, Foss Marai Stories è un’iniziativa che ha coinvolto piccole e grandi realtà, più o meno conosciute, le quali si sono raccontate condividendo con Foss Marai i valori di unicità, qualità e impegno che da sempre ci contraddistinguono. In questo viaggio sorprendente abbiamo avuto il piacere di intervistare e fotografare i protagonisti di queste imprese, dando voce a settori completamente diversi dal nostro e presentando al pubblico (attraverso il sito e i social media) un ‘network di eccellenze’ in cui da sempre crediamo, che svela un mondo fatto di amore, passione, dedizione…ed il gusto per le cose fatte bene.
Come cambierà il vostro consumatore di riferimento, dopo questa emergenza?
La convivialità e la voglia di stare insieme fanno parte della natura umana, per questo sono sicuro che le persone torneranno al più presto alle loro abitudini, riprendendo la qualità della propria vita. Crescerà l’abitudine ad ordinare online e ai servizi di delivery, e non solo per il nostro settore ma anche e soprattutto per il food; ma a medio/lungo termine queste forme di consumo non sostituiranno la frequentazione di bar e ristoranti, bensì si affiancheranno. Infine ci aspettiamo, come emerge leggendo anche le dichiarazioni di alcuni protagonisti della moda italiana, un consumatore più esigente e meno attratto dal superfluo, attento al made in Italy e alla ricerca di prodotti unici e di qualità. Per questo riteniamo che il Valdobbiadene docg, un prodotto unico al mondo, ne uscirà vincente.