Dieci strutture entro il 2019. Il gruppo alberghiero Melià Hotels International punta a crescere anche in Italia, dov’è presente con soli sei alberghi, e mette in agenda quattro nuove aperture nel triennio che si aggiungono alle due presenze attuali su Milano, quella consolidata con il brand Melià in via Masaccio e quella più recente (inaugurata per Expo 015) con Me by Melià in piazza Repubblica, e alle strutture di cui dispone a Capri, Genova, Roma e Campione d’Italia.
“Inizieremo da Milano, quasi certamente alla fine del 2018, con l’apertura del terzo hotel in città, il primo con il marchio Innside. Poi vorremmo raddoppiare la presenza a Roma ed entrare con la prima struttura a Venezia e Firenze”, spiega a Pambianco Wine&Food l’area director per l’Italia di Meliá Hotels International, Palmiro Noschese. Il paese dove Melià è più presente è naturalmente la Spagna, sede della società quotata alla Borsa di Madrid, con oltre 140 hotel suddivisi tra i vari brand con cui opera e con progetti ambiziosi di espansione e riqualificazione come quello lanciato a Magaluf, nell’isola di Maiorca, migliorando e targetizzando le strutture per aumentare il livello della clientela e incrementare i margini operativi. La presenza di Melià è molto forte anche a Cuba, dove controlla 27 tra resort e hotel, in Brasile con 16 location e anche in Croazia con 13 gestioni.
“L’Italia potrebbe certamente essere potenziata”, sottolinea Noschese. “Siamo una compagnia resortistica e quindi Puglia, Sicilia e Campania sono destinazioni che prima o poi valuteremo, ma ci vorrebbe un po’ di aiuto da parte della burocrazia perché in Italia i percorsi da affrontare sono lunghi e tortuosi rispetto alla Spagna. Le operazioni di riqualificazione e targetizzazione portate avanti nelle Baleari, in strutture che stanno ottenendo grande successo, potrebbero essere replicate al sud Italia”.
A Milano intanto la terza apertura si è resa necessaria a fronte dei tassi di occupazione particolarmente alti dei due hotel a marchio Melià. “L’effetto Expo si è fatto sentire, ma il successo è anche legato agli investimenti effettuati. Il Rooftop Bar di piazza Repubblica costituisce un esempio: pur essendo all’interno dell’hotel, la clientela è per l’80% composta di milanesi. Si tratta di un autentico locale di tendenza”, conclude Noschese.