Per “decisione consensuale”, è saltato l’accordo già annunciato tra Barilla e il gruppo Petti per l’acquisizione del 75% di Italian Food, con il conseguente passaggio alla società parmense dello stabilimento produttivo di Venturina Terme (Livorno), impegnato nella trasformazione e valorizzazione del pomodoro coltivato in Toscana. Sull’accordo, comunicato a inizio gennaio, era giunto il pronunciamento favorevole dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
“Italian Food continuerà il proprio percorso di valorizzazione della filiera del pomodoro toscano. Barilla continuerà a valutare con interesse opportunità di sviluppo coerenti con il proprio core business”, si legge nella nota diffusa dalle due società.
Si ignorano le ragioni che hanno spinto le parti a non concretizzare una partnership che avrebbe rafforzato Barilla nella produzione dei sughi, avvicinandosi alle posizioni dei leader Mutti e Cirio, e diventando inoltre il secondo operatore nel comparto del sugo di pomodoro biologico. Acquisendo il brand Petti e la struttura di Venturina Terme, Barilla avrebbe potuto disporre di una linea di fascia premium, certamente strategica in questa fase di mercato.