Vista da Moët Hennessy Italia, la situazione della ristorazione appare incerta anche per il secondo semestre dell’anno. “Le vendite nel canale della distribuzione moderna potranno mantenere le dinamiche attuali, che sono pari ai livelli di fine anno – afferma Francesca Terragni, marketing & communication director della società che distribuisce i marchi del vino di proprietà Lvmh – mentre nel fuori casa le enoteche potrebbero essere più dinamiche della ristorazione, se in futuro ci fosse ancora il timore di andare al ristorante. Molto dipenderà dalle misure di contenimento che saranno adottate e dal numero di coperti che riusciranno a fare. Ad ogni modo, sarà difficile immaginare un fine 2020 analogo a quello del 2019”.
L’occasione per fare il punto della situazione di mercato è stata la degustazione online per la stampa della 168ª Grande Cuvée di Krug, massima espressione della filosofia del brand. Il giorno prima, Krug aveva effettuato il tasting con i ristoranti che possono vantare il titolo di Krug Ambassade ed era stata l’occasione, per la maison dello Champagne, di un confronto sulla situazione e sulle prospettive della ristorazione gourmet. Terragni ha commentato così: “Sono ristoranti con un numero limitati di coperti e, probabilmente, il distanziamento per queste strutture sarà più semplice rispetto a quelli che noi definiamo high energy restaurant. Noi saremo vicini ai nostri ambassador dal punto di vista commerciale, per ricambiare la fedeltà e l’appoggio al marchio che c’è sempre stato da parte loro”.
Appare evidente che le preoccupazioni di Krug sono legate più allo stato di salute dei clienti horeca che alla predisposizione all’acquisto del cliente finale. “Un prodotto a marchio Krug è anelastico rispetto alla crisi, perché il consumatore lo apprezza e continua ad acquistarlo. Quanto alla ristorazione, in questa fase stiamo parlando a lungo con i nostri clienti, indipendentemente dalle misure commerciali che prenderemo in considerazione, perché chi meglio di loro ci potrà dire di cosa hanno bisogno?”.
Al tasting hanno partecipato, oltre a Terragni, il direttore della maison e sesta generazione della famiglia, Olivier Krug, la chef de caves Julie Cavil e Carola Braggio, brand manager.