“Guardando al quadro europeo la preoccupazione massima nasce sui costi di produzione, incrementati sul settore primario. L’inflazione c’è, più alta sui beni alimentari, ma questo aumento difficilmente si riversa verso i produttori, che invece pagano di più l’energia e le materie prime”. Ad affermarlo è il ministro per le politiche agricole e forestali Stefano Patuanelli in occasione del Food Industry Summit organizzato da Il Sole 24ore, evento dedicato al settore agroalimentare e vitivinicolo per analizzare le ripercussioni legate alla crisi geopolitica internazionale e le trasformazioni di filiera in ottica di sviluppo sostenibile e innovazione.
Al fine di gestire le criticità, ha proseguito il ministro, “abbiamo preso misure per il gasolio agricolo, messo in campo 20 miliardi per l’energia. A livello europeo stiamo facendo valutazioni per lo stoccaggio di materie energetiche, per contrastare la speculazioni sui prezzi, ma va sottolineato che non abbiamo problemi di fornitura. Certo più il conflitto dura e più avremo problemi sui raccolti dell’Ucraina, ma serve un approccio continentale simile a quello già accaduto durante la pandemia, così da contrastare questa crisi asimmetrica”.
L’esortazione a strutturare un intervento europeo va di pari passo con l’invito a non perdere di vista gli obiettivi relativi alla sostenibilità. “Per ora abbiamo sospeso il set-aside per i terreni a riposo, credo che servirà una proroga anche per il prossimo anno, ma dobbiamo guardare in prospettiva, senza cancellare le strategie di sostenibilità che dovrebbero partire”.
L’innovazione della filiera alimentare per l’agricoltura del futuro è, dunque, legata a doppio filo al versante green. Tuttavia, essendo “impensabile che il produttore italiano medio, con 8 ettari, abbia il suo sistema di droni, sensoristica e agricoltura di precisione”, ha sottolineato Patuanelli, “il piano strategico nazionale prevede strumenti di aiuto a consorzi, filiere e associazioni di produttori, anche attraverso i contratti di filiera, che prevedono un contributo di 1,8 miliardi”.