Il Consorzio Parmigiano Reggiano continua a volare alto. Dopo un 2021 da record con un giro di affari pari a 2,7 miliardi di euro, le prospettive per il 2022 si confermano positive. Nel primo semestre il Consorzio ha registrato un incremento delle vendite pari al 2,4% con un aumento dei volumi anche nei mercati internazionali, che crescono dell’1,6 per cento.
Prima per crescita è la Spagna con un +14,7%, seguita dagli Stati Uniti – primo mercato estero per la Dop Parmigiano Reggiano – con un +12,6 per cento. Buoni i risultati anche con il Giappone, che cresce del 79,6%, e l’Australia, che segna un +57,9 per cento.
Segnali positivi anche per le vendite nel mercato italiano che crescono del 2% grazie alla ripresa del canale della ristorazione e delle vendite dirette che aumentano del 4 per cento. Nonostante la crescita, però, la situazione economica del Belpaese e “le difficoltà che dovranno affrontare le famiglie per l’aumento dei prezzi previsto nei prossimi mesi” preoccupano il Consorzio e il suo presidente, Nicola Bertinelli. “Il nostro obiettivo è quello di garantire al consumatore un prezzo equo del nostro prodotto sul mercato, evitando fenomeni speculativi”.
È stato anche approvato il Piano Regolazione Offerta del Parmigiano Reggiano Dop per il triennio 2023-2025, che entrerà in vigore il primo gennaio 2023. L’obiettivo è definire le modalità di gestione dell’offerta per adeguarla alla domanda “partendo dal consolidamento dei punti di riferimento produttivi al fine di garantire il valore aggiunto per le imprese della filiera, mantenere inalterati gli standard qualitativi del prodotto e garantire al consumatore un prezzo di mercato adeguato”, conclude Nicola Bertinelli.