Nel mondo della moda è noto per essere il direttore marketing di Moschino, ma Paolo Dalla Mora fa anche molto altro nella vita: è professore allo Ied, proprietario con Maurilio Garola (chef una stella Michelin della storica Ciau del Tornavento) di Campac, osteria gourmet a Barbaresco, e ora anche imprenditore degli spirits. Ha infatti lanciato sul mercato Engine, un gincold compound made in Italy da mastri distillatori in piccoli lotti di produzione e imbottigliato a mano in un laboratorio in Alta Langa, al confine tra le province di Cuneo e Savona. E ha trovato in Velier il suo distributore.
“Ho voluto creare un contrasto tra un gin artigianale, prodotto solo con ingredienti locali, e un packaging che ricorda una lattina degli olii e dei carburanti delle gare di motocross e dei veicoli da corsa, nel ricordo dei grandi miti degli anni ’80 come l’intramontabile Dodge Charger, l’auto ribattezzata Generale Lee nella fortunata serie tv Hazzard. Un azzardo forse? Ma ho voluto essere totalmente in controtendenza rispetto ai classici in commercio”, racconta Dalla Mora a Pambianco Wine&Food.
Il tappo a vite evoca l’iconico contenitore per l’olio delle macchine, per la miscela della Vespa e di tanti mezzi due ruote diventati simboli per le generazioni di quegli anni. Un altro tributo al mondo automotive è lo scudo d’oro dei vecchi Land Rover e il numero 01 che richiama le auto da corsa e la mitica Lancia Delta S4.
La distillazione avviene sottovuoto a bassissime temperature grazie all’uso di un evaporatore rotante di ultima generazione permettendo una concentrazione elevata di aromi e profumi.
Un progetto che è nato bevendo una tazza del tradizionale digestivo di Langa a base di acqua calda, scorza di limone e foglie di salvia: “Ho pensato che sarebbe stato interessante riproporre proprio quei sapori in una versione alcolica e assaggiarlo in un long drink” racconta Paolo Dalla Mora. “Una volta definita la formula ho pensato a un design da garage, dove ho immaginato questo gin mentre pulivo la mia moto”.
Un’identità che va in un’altra direzione rispetto alla trasparenza che oggi ricercano gli spirits, più ‘dirty’, inaspettata, stravolgendo il concetto stesso di bottiglia. Una base di salvia e limone, che in passato hanno rappresentato gli antichi rimedi digestivi delle Langhe, realizzata con ingredienti 100% biologici, da filiera controllata e di provenienza italiana: alcool da grano tenero, ginepro, salvia ligure, limone della Costiera amalfitana, radici di liquirizia, rosa damascena e acqua delle Alpi.
Proprio per queste caratteristiche la distribuzione è stata affidata a Velier: “Fin dal 2001, con la nascita del movimento Triple A che racchiude i vini degli Agricoltori Artigiani Artisti, selezioniamo prodotti che rispecchino i nostri valori” ha dichiarato Luca Gargano, a capo dell’azienda genovese specializzata nella distribuzione di spirits.
Camilla Rocca
*Notizia modificata il 4 ottobre alle ore 11.08. In precedenza era stato riportato erroneamente il cognome di Dalla Mora. Ce ne scusiamo con i lettori e con l’interessato