Con perfetta scelta di tempo per l’inizio del Giubileo, Panino Giusto ha inaugurato lunedì 7 dicembre la sua prima location nel centro storico di Roma, in piazza Cavour, e la seconda nella capitale dopo quella in zona Eur. Il gruppo da 30 milioni di euro di fatturato stimato a fine anno e 400 dipendenti mette a segno la ventiseiesima apertura tra Italia ed estero (6 i punti vendita tra Londra, Hong Kong, Tokyo e Yokohama) e ora rilancia con un progetto di venti nuovi opening a cominciare dalla Silicon Valley. “Apriremo il nostro primo locale negli Usa a Cupertino, esattamente di fronte all’Apple Campus” spiega a Pambianco Wine il CEO Antonio Civita, che annuncia un rafforzamento della partnership per Stati Uniti e Asia con la famiglia Suen, attiva nel campo del real estate e con cui ha già lanciato uno dei suoi punti vendita di maggior successo a Hong Kong, dove la presenza di Panino Giusto triplicherà entro i prossimi sei mesi. “Assieme ai Suen abbiamo in cantiere dieci aperture in tutto. Rafforzeremo inoltre l’Italia, a cominciare da Milano con altri nuovi opening nei prossimi mesi, e in Europa a partire da Londra, dove nella prima parte del prossimo anno sarà inaugurato il secondo locale. Entro il 2020 raddoppieremo il numero dei locali, con una media di sei nuove aperture l’anno” precisa l’amministratore di Panino Giusto srl, che vede enormi potenzialità di crescita per il panino italiano di qualità. “Ci consideriamo una catena fast casual, definizione che inquadra molto bene il segmento che sta tra fast food e fine dining, un po’ come l’affordable luxury nella moda. E anche nel nostro settore, esattamente come accade nella moda, servizio veloce e prezzo sostenibile stanno facendo la differenza in un periodo caratterizzato da forti cambiamenti soprattutto nei mercati maturi, dove le grandi catene del food perdono capacità di attrazione a vantaggio di nuovi player. Sta passando il concetto che per mangiare bene occorre spendere qualcosa in più. Nel nostro caso, più il panino sarà ‘italiano’, di qualità, e più avrà la possibilità di conquistare quote di mercato”. Tra i progetti destinati a crescere c’è il panino firmato dagli chef, avviato con Claudio Sadler. “È stata la prima collaborazione ma non sarà certo l’ultima, perché si è aperto un mondo per far provare la cucina degli ‘stellati’ a un prezzo accessibile. Stiamo ragionando in questi giorni sui prossimi nomi da coinvolgere” aggiunge Civita. Tra gli obiettivi all’orizzonte compare la quotazione in Borsa, percorso inaugurato con l’ingresso nel programma Elite di Borsa Italiana. “Stiamo studiando per diventare grandi – conclude il CEO – e questa crescita culturale ci permetterà di raggiungere nel medio periodo, tra i 3 e i 5 anni, una dimensione tale da consentirci il grande salto. A prescindere dalla quotazione, stiamo iniziando un percorso che di per sé è già stimolante e formativo”.