Ci sono otto nuove suites in arrivo all’Augustus Hotel & Resort di Forte dei Marmi. Dopo l’approvazione del piano attuativo da parte dell’amministrazione comunale (“All’unanimità, un fatto più unico che raro”, commenta Vittorio Maschietto, esponente della famiglia proprietaria della struttura a 5 stelle), si attende la partenza dei lavori che riguarderanno la villa Pesenti, uno dei due edifici principali del complesso alberghiero assieme alla villa Agnelli, incorporata nel 1969 a seguito della vendita da parte della famiglia Agnelli che in precedenza vi trascorreva le vacanze. La conclusione dei lavori è prevista entro tre anni, un periodo prolungato per ragioni legate alla complessità dell’intervento che prevede dapprima le operazioni di consolidamento e successivamente la realizzazione di un parcheggio sotterraneo, per poi procedere ai lavori di ampliamento della villa e di realizzazione di una piscina dedicata ai bambini.
L’hotel oggi dispone di 107 camere e non ha mai smesso di investire. Lo dimostra il rinnovato stabilimento balneare Augustus Beach Club, che mercoledì 9 settembre ha ospitato la sfilata di Chiara Boni, dotato di piscina di acqua salata riscaldata, 75 tende attrezzate, postazione per trattamenti benessere, due ristoranti (tra cui il Bambaissa) e una sala convegni.
L’Augustus Hotel & Resort appartiene alla holding Perolo, interamente controllata dalla famiglia Maschietto, che dispone di un’altra struttura alberghiera a Forte dei Marmi. Si tratta dell’hotel Hermitage, un 4 stelle da 60 camere rimasto chiuso nel 2020 per il prolungamento (causa Covid) dei lavori di risistemazione in chiave green. “Con il tempo abbiamo creato un orto, una piscina sostanzialmente naturale, pannelli fotovoltaici per l’energia rinnovabile. Ora vogliamo rimboschire e creare zone di aria salubre, per fare una struttura dove uomini e piante siano in piena interazione. Lo riapriremo il prossimo anno”, racconta Maschietto.
Il giro d’affari delle attività collegate alla holding è stato di 14 milioni circa nel corso del 2019. I dati saranno fortemente ridimensionati quest’anno, tra la chiusura dell’Hermitage e il calo di introiti all’Augustus. “Aprire quest’anno è stata una specie di scommessa – dice Maschietto, architetto di chiara fama e fondatore da giovane del gruppo di architettura radicale Ufo – e lo abbiamo fatto con una simulazione di incasso pari al 30% rispetto alla stagione precedente. Ci arriveremo e probabilmente lo supereremo, perché agosto è stato un mese intenso, con tante presenze di italiani che per noi in genere non superavano il 10% del totale, essendo un hotel frequentato soprattutto da americani, russi, nord europei, arabi e ultimamente anche dalle élite indiane”. Si punta a tenere aperto per tutto ottobre, per chiudere a novembre e poi riaprire dall’Immacolata all’Epifania nella formula del mare invernale.
Nelle intenzioni della famiglia Maschietto ci sarebbe una terza struttura, non a Forte dei Marmi bensì in una località montana. “Un tempo, grazie al buon rapporto con gli Agnelli, gestivamo l’hotel Principi di Piemonte a Sestriere, riuscendo così a dare una continuità di lavoro al nostro personale durante la stagione invernale. Ci piacerebbe acquisire un’altra struttura in montagna e ci stiamo guardando attorno, senza escludere eventuali opportunità in località termali o in città nelle quali entrare con un boutique hotel”, conclude Maschietto.