La fine dell’anno vede il coronamento di un lustro all’insegna della crescita per Oleificio Zucchi, storica azienda cremonese fondata nel 1810, che è passata da un fatturato di 188 milioni di euro nel 2016 a una cifra stimata per la chiusura del 2021 di circa 250 milioni, segnando un tasso di crescita del 5,8 per cento. Non solo: sotto la guida di Alessia Zucchi, AD di Oleificio Zucchi in questi 5 anni, l’azienda ha raggiunto risultati positivi anche sui mercati internazionali, segnando un +135% dell’export sul quinquennio e aumentando il peso delle esportazioni sul fatturato, passato dal 16% nel 2016 al 36% nel 2021.
Un altro traguardo è stato raggiunto, inoltre, nel 2019, con la riacquisizione dell’intero pacchetto di azioni di minoranza in Oleificio Zucchi Spa, cioè il 25,13% del capitale sociale. Oggi dunque l’azienda è controllata al 100% dalla famiglia Zucchi, un’operazione di consolidamento significativa per il brand, che fa capo alla famiglia da oltre 210 anni e da 6 generazioni.
Nel corso di questi anni, Oleificio Zucchi ha voluto dare un forte impulso anche sul fronte dell’innovazione tecnologica, con un investimento di 21 milioni di euro per migliorare ed efficientare le infrastrutture produttive con una particolare attenzione alla sostenibilità. Ne è un esempio il completamento dell’impianto di Trigenerazione, che si è aggiunto all’esistente impianto di cogenerazione, e ha rappresentato uno degli investimenti più significativi, in quanto consente all’azienda di autoprodurre il 90% del fabbisogno di energia elettrica necessario alla produzione, garantendo così una maggiore efficienza energetica e una considerevole riduzione delle emissioni di Co2.
Una parte degli investimenti, pari a circa 3 milioni, è stata dedicata a impianti di monitoraggio e sistemi di controllo per le linee produttive e nuove infrastrutture IT, oltre al completamento dei serbatoi Oliva 4 che popolano la cantina dell’olio condizionata, in grado di conservare circa 6.000 tonnellate di olio extra vergine di oliva, mantenendone inalterate le caratteristiche organolettiche.
Ulteriori recenti investimenti, fa sapere l’azienda, hanno consentito anche la riduzione di oltre il 50% dell’olio residuo nel processo di filtrazione delle olive e l’abbattimento di 1.200 tonnellate all’anno di rifiuti che vengono trasformati in materiale utile nel settore cementizio.
Il progetto Filiera 4.0, voluto da Giovanni e Alessia Zucchi, si è concretizzato tra il 2017 e il 2021, anche grazie all’innovazione digitale, che permette lungo tutta la filiera il monitoraggio di oltre 150 parametri di sostenibilità e il tracciamento dell’olio Evo dal campo alla bottiglia con uno speciale Qrcode riportato in etichetta.
“Credo che la chiave del successo di questi cinque anni sia stata una combinazione di entusiasmo e coraggio che ha caratterizzato non solo me, ma tutto il team, in particolar modo nell’ultimo difficilissimo biennio”, ha dichiarato Alessia Zucchi. “Poter affermare di essere stati dei punti fermi per i clienti in un momento di crisi globale, è il più bel risultato che potessimo raggiungere sia in termini di business sia di relazioni professionali e umane, e queste ultime saranno difficilmente cancellabili”.