Continua la corsa di Miscusi, brand italiano di ristorazione di pasta, che ha annunciato un ulteriore round di finanziamento da 20 milioni di euro guidato dal fondo di venture capital Mip con il sostegno del fondo americano Kitchen Fund, già investitore di numerose realtà food internazionali di successo, tra cui SweetGreen. Con questa operazione, Miscusi “sigla una ripartenza post Covid volta all’internazionalizzazione, alla ripresa delle aperture italiane che erano previste nel 2020 e ad un progetto di agricoltura rigenerativa”, spiega l’azienda.
Il nuovo capitale va così ad aggiungersi ai 5 milioni di euro raccolti durante i primi tre anni di vita che hanno visto la startup crescere da 1 a 11 milioni in 30 mesi.
Non solo, il brand fondato da Alberto Cartasegna e Filippo Mottolese, entrambi classe 1989, sta studiando un “piatto di pasta con ingredienti rigenerativi per l’uomo e per il Pianeta, bilanciando valori nutrizionali e sfruttando fotosintesi per assorbire CO2”. Come specificato, “è in corso il primo progetto sperimentale di agricoltura rigenerativa che, a differenza delle pratiche di monocoltura, si concentra sul ripristino e l’arricchimento del terreno che contribuirà così alla riduzione delle emissioni di gas serra”.
“La produzione di cibo dovrà aumentare del 60% nei prossimi 30 anni”, afferma Cartasegna. “Qui risiede la sfida e l’opportunità più grande per combattere il surriscaldamento ed evitare un disastro. Cambiare la nostra dieta (o stile di vita) è la scelta individuale più impattante che ognuno di noi può fare per contribuire a salvare il pianeta. I nostri stakeholder, shareholder inclusi, Angelo (ndr. Moratti, investor di Mip) in primis, condividono e supportano la nostra missione, lo hanno sempre fatto e non hanno smesso di crederci nonostante un anno così complicato, grazie”.