Un ristorante consolidato per gli Alajmo, aperto ben 26 anni fa all’interno del golf club dei Colli Euganei, con in cucina papà Erminio. Aveva conquistato la stella Michelin nel 2010. Ora per La Montecchia è arrivato il tempo si abbassare la serranda. “Avevamo intenzione di chiudere alla fine dl 2021, il Covid ha anticipato i tempi di un anno”, ha raccontato al Corriere del Veneto Raffaele Alajmo.
Perché la società padovana, che opera nel tristellato Le Calandre e in diversi altri ristoranti, ha deciso di concludere l’esperienza? Alla base di tutto c’è il cambio di proprietà della struttura. “Con la famiglia Casati ci eravamo già accordati per terminare l’esperienza il prossimo anno. Poi è arrivato il Covid e, da quando abbiamo riaperto, c’è stata un’importante flessione, non tanto del ristorante ma degli eventi”, precisa Max Alajmo. “Da febbraio non facciamo più banchetti, matrimoni, feste e questa sarebbe stata la prospettiva per l’autunno, l’inverno e, secondo le più pessimistiche previsioni, anche del prossimo anno. Ci fermiamo quando abbiamo il vento in poppa”.
L’ultimo servizio verrà effettuato il 31 dicembre, poi la società Alajmo spa uscirà di scena dal golf club. Intanto però il gruppo continuerà con gli investimenti su Venezia, dove già è presente con il Gran Caffè Quadri e con Amo al Fondaco dei Tedeschi. Dal 2021, l’Hosteria in Certosa nella Laguna si trasformerà da un popup temporaneo in un ristorante definitivo e si allargherà abbracciando altre proposte di ristorazione.