Martin Orsyn, il nuovo champagne di Hausbrandt

Uno champagne che strizza l’occhio al pubblico più giovane. Si tratta di Martin Orsyn, la nuova (e prima) bollicina francese di Hausbrandt, gruppo da 73 milioni di euro nel 2021 e attivo nel campo del caffè, del vino e della birra. La nuova etichetta, non a caso, è esposta in questi giorni presso lo stand dell’azienda a Vinitaly, che presidia la fiera con il suo marchio Col Sandago.

Dopo aver individuato un piccolo viticoltore nella zona della Montagne de Reims, il gruppo ha intrapreso un percorso al fine di creare una bollicina che mixasse la forza e il know-how della bevanda francese per eccellenza con un’interpretazione tutta italiana. Da qui è nato Martin Orsyn uno champagne “fresco e piacevole”, come spiega il gruppo, che con queste caratteristiche mira a intercettare anche il pubblico più giovane. Non a caso, infatti, anche la grafica delle bottiglie cerca di rispecchiarne il contenuto attraverso la forte presenza di colore sulla capsula che ne definisce le quattro referenze (Tradition, Rosé, Grande Réserve, Vintage 2016) 100% Premier Cru in cui Pinot Nero, Pinot Meunier e Chardonnay dialogano tra loro. 

Proprio questa presenza di colore, che nasce dallo spirito artistico del presidente di Hausbrandt Martino Zanetti, si propone di alleggerire “il concetto che è sempre ruotato intorno allo Champagne, ovvero di inacessibilità, di élite e di formalità”. Questo è uno degli aspetti che “fa parte della ‘sfida’ del progetto, ovvero la differenziazione dai competitors di Champagne”.

L’azienda è partita con una produzione di 15mila bottiglia che arriveranno quest’anno alle 20mila, con l’obiettivo, a tendere, di arrivare a quota 30/35mila. Il prodotto è distribuito nel canale horeca sia in Italia che all’estero in Paesi quali Germania, Repubblica Ceca e Austria.