Il made in Italy agroalimentare continua ad affermare il proprio appeal. Lo sa Monari Federzoni, azienda produttrice di Aceto Balsamico di Modena Igp, condimenti e bevande, che nell’anno in corso ha registrato una crescita delle esportazioni verso la Cina pari all’80% rispetto al 2020. All’interno dei confini europei, è invece nella Penisola Iberica che ha riscontrato la crescita più significativa con un +63 per cento. Risultati che portano la realtà modenese a stimare di chiudere il 2021 con un incremento di fatturato del 4% rispetto al 2020, anno in cui ha realizzato un fatturato di 18 milioni di euro.
Protagonista è l’Aceto Balsamico di Modena Igp, per il quale Monari Federzoni ha la licenza di produzione dal 1912, ma anche gli aceti di frutta, le glasse e gli aceti di vino. Secondo il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, il rinomato condimento è tra i prodotti agroalimentari italiani più esportati nel mondo, con il 92% della produzione destinata all’estero, in particolare negli Stati Uniti, in Germania, Francia, Regno Unito, e con trend positivi anche nel Far East (Giappone e Corea del Sud). Un successo condiviso da Monari Federzoni che negli Stati Uniti ha messo a segno una crescita pari al 34% nel 2020 rispetto al 2019.
Guardando all’andamento in rapporto ai diversi canali, nel 2021 le esportazioni Monari Federzoni verso il retail si mantengono in linea con un 2020 già molto positivo. Crescono invece del 53% nel food service, grazie alla ripresa dei consumi fuori casa legati alle riaperture degli esercizi commerciali e alla ritrovata socialità.
“Innovazione di prodotto, valorizzazione della tradizione, capillarità di distribuzione e continuità nelle relazioni commerciali sono i fattori che ci hanno permesso di cogliere le opportunità derivanti dalla ripresa dopo un 2020 a dir poco complesso”, ha spiegato il direttore commerciale Matteo Candotto. “I risultati che stiamo registrando confermano l’apprezzamento che le eccellenze simbolo del made in Italy agroalimentare continuano a riscuotere all’estero. Prodotti che sempre più necessitano di essere tutelati contro gli attacchi non solo dell’Italian sounding, ma anche di quelle operazioni lesive del patrimonio di qualità e tradizione tipiche delle nostre eccellenze”.