Il 2021 si prospetta come l’anticamera del ritorno alla normalità pre-Covid per Molino Spadoni. L’azienda emiliana specializzata in farine e miscele speciali attende infatti di chiudere l’anno in corso flat sul 2020, quando aveva messo a segno una crescita del 16% sul 2019 grazie al boom registrato nel canale della grande distribuzione. Gli ultimi mesi, invece, stanno subendo una sorta di riallineamento, con la gdo che, pur mantenendo tassi di crescita in doppia cifra sul 2019, sta rallentando, a fronte di una ripresa del canale food service.
“La gdo si è un po stabilizzata rispetto lo scorso anno, come avevamo già previsto, perché i consumatori hanno ripreso ad andare al ristorante”, racconta a Pambianco Wine&Food Katia Borrini, responsabile marketing di Molino Spadoni. In ogni caso, “considerando la nostra performance del primo semestre a livello sia di sell-in sia di sell-out, siamo ancora in crescita in doppia cifra sul 2019, ma registriamo un rallentamento sul 2020”. Dall’altro lato, “il food service ha iniziato di nuovo a performare positivamente e siamo quasi flat rispetto a due anni fa”.
Infatti, nonostante la flessione del mercato farina in gdo nel primo semestre 2021, l’azienda conferma la posizione di leadership nel comparto retail con una quota valore addirittura in incremento rispetto a quanto consolidato nel 2020. Nei sei mesi (fonte Iri Database) l’azienda ha raggiunto una quota di mercato a valore pari al 12,6%, superiore alla share raggiunta nel 2020 pari a 11,4 per cento. Nella sotto categoria ‘farine/miscele speciali’ ha invece consolidato un 33,6% di share (+4,4 pti). La distribuzione ponderata si conferma superiore al 90 per cento.
Lo scorso anno, Molino Spadoni ha realizzato un ebitda di 8,4 milioni di euro, in rialzo del 47,5% sul 2019 e un fatturato netto consolidato di 68,8 milioni (+16%), di cui il 20% generato dall’estero, dove il canale predominante è il food service, e la restante parte dall’Italia, suddivisa al 60% a gdo e il restante 20% a food service. Considerando la tipologia di prodotto, le farine (core business aziendale) hanno visto una crescita complessiva di circa il 15% a valore, mentre il comparto fresco ha visto nel corso del 2020 un incremento del 30 per cento.