150 mila presenze alla prima edizione di Milano Wine Week, organizzata in fretta ma capace di incontrare le adesioni dei big vitivinicoli. È stata una scommessa sulla città e su una formula diversa di promuovere e raccontare il prodotto
Milano città del vino? Archiviata la prima edizione di Milano Wine Week, dal 7 al 14 ottobre, si può dire che il sogno inizia a diventare realtà. Il successo è stato superiore alle attese con oltre 150 mila presenze dichiarate dall’organizzazione durante la settimana di iniziative, partendo dal flashmob sotto forma di brindisi collettivo di sabato 6 ottobre per poi continuare tra eventi, presentazioni, dibattiti e tasting distribuiti tra Palazzo Bovara e il resto della città. Il più importante a livello istituzionale è stato il Wine Business Forum di martedì 9 ottobre, con la consegna al ministro Gian Marco Centinaio delle proposte emerse dai vari tavoli di discussione. Organizzare una manifestazione così complessa in tempo record poteva sembrare una follia ma Federico Gordini, presidente e fondatore di Mww, è riuscito nell’impresa di riunire attorno alla sua ‘creatura’ i nomi che contano del mondo vitivinicolo. È stata una scommessa su Milano, città trainante per l’economia italiana e diventata ormai un laboratorio di sperimentazione di tutti i trend legati alla ristorazione e all’horeca soprattutto dopo il successo di Expo 2015. Ed è stata anche una formula diversa dalle tradizionali fiere per affrontare e raccontare il vino da un palcoscenico privilegiato. “Ora vogliamo diventare un punto di riferimento a livello internazionale”, è la sfida lanciata da Gordini. E pensare che fino a giugno la Milano Wine Week semplicemente non esisteva. L’annuncio del tentativo di realizzare sotto il Duomo una manifestazione che potesse ripetere i successi delle Fashion week o Design week risale all’inizio dell’estate e soltanto a luglio sono stati fatti i primi incontri. Nel mezzo c’è stato il mese di agosto e pertanto le decisioni di partecipazione sono state definite soltanto al rientro dalle ferie estive.
Chi ha scelto di rischiare è apparso soddisfatto, a cominciare dal consorzio di tutela del Franciacorta che è stato tra i maggiori protagonisti non solo organizzando il Franciacorta Day dell’11 ottobre, ma anche “occupando” il quartiere di Brera trasformato in Franciacorta District al pari di Porta Romana diventata terra d’Oltrepò Pavese. Ai consorzi lombardi si sono aggiunte poi alcune tra le imprese più rappresentative del settore a cominciare dai main partner vinicoli Ferrari Trento, Guido Berlucchi, Gruppo Santa Margherita, Zonin 1821, Cantine Pasqua e Feudi di San Gregorio, oltre al principale sponsor Dhl e ai media partner Spirito Divino e Pambianco Wine&Food. Qualche numero di Milano Wine Week? Più di 200 eventi, di cui 50 soltanto a Palazzo Bovara dove sono state stappate duemila bottiglie; tremila calici di Trentodoc sollevati al cielo per il brindisi di apertura in Citylife; cinquanta locali attivati per il Franciacorta District e Oltrepo District; cinquanta installazioni di visibilità all’interno del qauartiere Brera/Garibaldi e Porta Romana; centomila guide distribuite nelle uscite della metropolitana e in tutti gli eventi; 32 partner tra main sponsor (Dhl), founding supporters, partner vinicoli e partner istituzionali. 774mila account unici raggiunti su Facebook per un engagement di 50mila tra like, commenti e condivisioni, mentre i video caricati sul profilo hanno ottenuto 104mila visualizzazioni. Si aggiungono poi i dati di chiusura di Bottiglie Aperte, la manifestazione presieduta da Gordini, gestita da Abs Wine&Spirits e dedicata all’horeca, per la prima volta in scena a Superstudio Più, location che ha creato le condizioni per il salto di qualità anche numerico: gli espositori sono aumentati del 70% e i visitatori del 25% per un totale di cinquemila presenze. In casa Mww già si guarda all’edizione del 2019. “Milano – afferma Gordini – è il luogo giusto dove riunirsi per parlare di vino in modo diverso, attuale, internazionale. Oltre ad attirare altre iniziative che fanno parte del calendario vinicolo italiano, il nostro obiettivo quello di arrivare a innalzare sempre più il livello della manifestazione al punto da coinvolgere i massimi esperti di vino a livello internazionale”. E i benefici sono ricaduti anche sulla città e sulle attività legate all’horeca, grazie anche al supporto di Epam-Fipe e alla collaborazione di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza. “Siamo molto soddisfatti del successo ottenuto che è andato oltre le aspettative, registrando un’alta affluenza tutti i giorni della settimana”, ha commentato Alessandro D’Andrea, direttore del Senato Hotel al cui interno è ospitato il primo urban Franciacorta bar al mondo.
di Luca Zappi