Al via la Wine Week (7-14 ottobre), nella settimana in cui già si tiene l’evento di riferimento per vino e moda: la Vendemmia di Montenapoleone. Dopo il fashion e il design, Milano fa sistema e punta a diventare anche la capitale del wine.
A Milano mancava un momento clou legato al vino, qualcosa di simile a quanto già accade nel design con il Salone del Mobile e nella moda con la Fashion Week. Da questa premessa nasce Milano Wine Week, in calendario dal 7 al 14 ottobre. “Si parte da tante manifestazioni che, unite attraverso una logica di sistema, potranno rendere protagonista il vino”, spiega il presidente e fondatore dell’iniziativa, Federico Gordini, già ideatore di Bottiglie Aperte, Milano Food Week e Vivite.
MWW ATTO PRIMO
La prima edizione è stata una corsa contro il tempo: annunciata a giugno, l’organizzazione ha dovuto fare gli straordinari durante l’estate per coinvolgere il maggior numero di aziende e stakeholders, avendo a proprio favore il brand Milano come punto di riferimento anche per l’enogastronomia, città laboratorio per le nuove tendenze della ristorazione, sull’onda del successo di Expo 2015. In più, la settimana scelta per MWW è quella in cui ormai tradizionalmente si svolge un evento dal successo consolidato: La Vendemmia di Montenapoleone district. Pur restando distinte, le due manifestazioni contribuiscono a comporre un programma unico al mondo, ponendo il capoluogo lombardo al centro della eno-scena. Si tratta in qualche modo di offrire una risposta all’esigenza manifestata dagli stessi produttori del vino, a cominciare dal re del Barbaresco, Angelo Gaja, che proprio quest’estate in Versilia, intervenendo a Vinivip al Forte, aveva ribadito la necessità di creare a Milano un evento diverso da Vinitaly, come concept e come location, per offrire una nuova visione del vino made in Italy, creando un mix tra stile di vita e cultura del consumo. Nell’immaginario di Gaja, si sarebbe trattato di un evento biennale, mentre MWW nasce con l’obiettivo della cadenza annuale. Gordini, che si avvale del supporto di Fipe-Confcommercio per coinvolgere ristoranti e wine bar milanesi rendendo capillare il coinvolgimento di MWW in città come in una sorta di Fuorisalone, non si è però limitato a fare un unico cartellone di manifestazioni esistenti. La settimana del vino nasce con il lancio di tanti nuovi eventi e iniziative, diffuse nei quartieri della città e con un punto di riferimento centrale, Palazzo Bovara in corso Venezia, che ospita più di cento attività negli otto giorni previsti. Il programma si apre il 7 ottobre con la settima edizione di Bottiglie Aperte e si conclude il 14 con la presentazione della guida di Doctor Wine. E nel mezzo? “Ci sono i circuiti organizzati dalle singole aziende vinicole – replica l’organizzatore e direttore creativo di Lievita – e che permetteranno ai consumatori di conoscere e degustare i loro prodotti nei luoghi milanesi della somministrazione. Nascono così i wine district, intesi come interi quartieri di Milano abbinati ai consorzi di tutela del vino”. Sottolinea inoltre la caratteristica principale di MWW. “Non siamo una fiera e non vogliamo in alcun modo proporci come alternativa a Vinitaly. L’idea è di riuscire a organizzare, in una stagionalità diversa come quella di ottobre, un evento concepito con la logica del fuori salone e che in una città come Milano punta a esercitare un grandissimo richiamo internazionale”. All’interno del programma spicca la prima edizione del Milano Wine Business Forum, che intende creare un punto di contatto tra vino, finanza, comunicazione, innovazione e internazionalizzazione. “Sarà un momento di confronto, da cui emergeranno degli stimoli che saranno poi riassunti in un documento che verrà presentato al ministro delle Politiche agricole”. Milano Wine Week nasce con il coinvolgimento non solo delle istituzioni milanesi e lombarde, ma anche di alcune tra le più importanti firme giornalistiche del settore. Nella definizione delle tematiche, Gordini si avvarrà infatti di un comitato scientifico coordinato da Luciano Ferraro e composto da Daniele Cernilli, Pier Bergonzi, Andrea Grignaffini, Luca Gardini, Gigi Brozzoni e Antonio Paolini.
LA NONA VENDEMMIA
Più o meno negli stessi giorni, dall’8 al 14 ottobre, in via Montenapoleone va in scena la nona edizione de La Vendemmia ideata e promossa da MonteNapoleone District. La novità del 2018? Per la prima volta c’è il coinvolgimento di alcune boutique legate all’associazione Amici di via della Spiga. Il successo della manifestazione si fonda sull’abbinamento tra brand della moda e marchi del vino: i primi ospitano i secondi, per una settimana, all’interno degli store per eventi esclusivi e su invito. Inoltre, nel periodo de La Vendemmia, anche milanesi e turisti hanno l’occasione di provare, previa prenotazione, un menù a prezzo speciale nei ristoranti che aderiscono all’iniziativa. È poi assicurato il coinvolgimento degli hotel cinque stelle lusso di Milano con menù ad hoc, degustazioni ed esclusive wine experience attraverso i pacchetti five star luxury hotels con diritto al vip pass per accedere agli eventi in calendario. Tra questi spiccano la shopping experience del 12 e 13 ottobre nelle boutique con vino offerto, sales assistant dedicato e la possibilità di consegna degli acquisti in hotel o presso la propria abitazione; il wine tasting del 12 ottobre a Palazzo Serbelloni, con degustazione di etichette selezionate dal Comitato Grandi Cru d’Italia; l’asta benefica “Italian Masters” di Christie’s organizzata l’11 ottobre a Palazzo Bovara, con vendita di bottiglie speciali per annata e formato, vintage e da collezione. “Abbiamo creato un evento unico, che unisce due eccellenze del made in Italy come la moda e il vino e che anno dopo anno è sempre più apprezzato”, dichiara Guglielmo Miani, presidente di MonteNapoleone District. Un evento ormai non più solo milanese: dopo aver conquistato Roma, dove va in scena la settimana dopo Montenapoleone, La Vendemmia è pronta per sbarcare a Shanghai. “Grazie all’accordo di cooperazione con la Nanjing Xi Road, dopo la preview del novembre 2017, nel 2019 organizzeremo ‘La Vendemmia’ nel suo format integrale nella più importante via di Shanghai dedicata al lusso. Una esperienza per gli stranieri che possono così vivere il lifestyle italiano”, conclude Miani.
di Luca Zappi