Il consolidato del gruppo vitivinicolo Mezzacorona per l’anno fiscale 2018/19 sale a 186,6 milioni di ricavi, di poco inferiore rispetto ai 188,2 milioni dell’esercizio precedente, con un utile netto pari a 3,1 milioni di euro. L’assemblea della società cooperativa trentina ha approvato nei giorni scorsi un bilancio positivo per valore del conferimento dei soci, superiore ai 65 milioni di euro, tale da permettere una resa ad ettaro di quasi 20mila euro, che rappresenta il massimo storico del gruppo.
I ricavi dipendono prevalentemente dall’export, che assicura più dell’80% delle vendite realizzate in oltre 60 Paesi del mondo. Il primo mercato internazionale sono gli Stati Uniti, davanti a Germania, Austria, Svizzera e Regno Unito.
L’attenzione verso la sostenibilità è una delle caratteristiche dell’operato di Mezzacorona, i cui soci hanno ottenuto per il quarto anno consecutivo la certificazione della produzione 2019 secondo il Sistema di qualità nazionale per la produzione integrata (Sqnpi), premessa indispensabile per la certificazione dei vini del gruppo.
Il presidente della società, Luca Rigotti, durante l’assemblea che si è tenuta al PalaRotari di Mezzocorona, ha sottolineato il contesto difficile nel quale il gruppo ha operato quest’anno, condizionato dalle vicende legate alle tensioni commerciali mondiali, che hanno reso difficile il mercato.
A livello di comunicazione, Mezzacorona sta investendo con determinazione sui social media, con i marchi principali del gruppo complessivamente prossimi alla soglia del milione di like. Mezzacorona è giunta seconda nella rilevazione annuale 2019 della società specializzata Omnicom Pr Group sulle cantine italiane più social. Inoltre, continua a prosperare l’enoturismo, con la Cittadella del Vino realizzata presso la sede aziendale e diventata un punto di riferimento per eventi e offerta turistica del Trentino, con più di 40mila visitatori l’anno.