Partendo da pochi ettari di vigna in pianura, Adriano Dal Bianco è diventato uno dei produttori di riferimento del Prosecco Superiore docg delle colline di Conegliano e Valdobbiadene e ora, con Masottina, dispone di 280,5 ettari coltivati dal gruppo, di cui 74,5 di proprietà e tutto il resto in affitto e a conduzione diretta. Con un potenziale produttivo che la famiglia Dal Bianco intende sviluppare nei prossimi anni. Si parte da 1,2 milioni tra Masottina, brand del Prosecco, e Ai Palazzi, marchio che caratterizza la produzione dei vini fermi e dei supervenetians tra i quali spicca Montesco, punta di diamante della docg Colli di Conegliano. “Ma abbiamo una cantina con un potenziale di 4 milioni di bottiglie e vogliamo arrivarci con il tempo, seguendo la nostra filosofia”, afferma Federico Dal Bianco, esponente di terza generazione e specialista dei mercati esteri dove Masottina ha conquistato posizioni di leader. In particolare, è il primo brand di Prosecco in Irlanda ma anche ottimamente posizionata in Gran Bretagna, dove la famiglia Dal Bianco ha un rapporto di fornitura in esclusiva con la catena retail Marks & Spencer, la più importante a livello di prestigio in ambito inglese.
La filosofia di cui parla Dal Bianco consiste nell’applicare, in particolare, al mondo del Prosecco doc gli stessi principi che Masottina adotta per il docg. Lo dimostrano da un lato l’adesione immediata al progetto del Prosecco Rosé doc, ideato dal consorzio di tutela con un posizionamento più alto rispetto al Prosecco “base” proprio perché, da disciplinare, ha rese minori ed è un millesimato. Dall’altro, lo sviluppo di una novità come l’Extra Brut doc, scelta “forte” e che dimostra la volontà di esprimere, senza alcuna copertura di zucchero, le caratteristiche di un uvaggio come la Glera. “Da qui prende il via la nuova immagine di Masottina, anticipando il cambio di passo che vogliamo concretizzare nei prossimi anni”, precisa Federico Dal Bianco. Intanto, in zona docg, la direzione è analoga: si punta sul premium per esprimere il massimo della qualità, in particolare investendo nei cru delle unità geografiche aggiuntive “Le Rive”, attraverso le due etichette R.D.O (acronimo di Rive di Ogliano) in versione brut ed extra dry. “Vogliamo accendere i riflettori sulle nostre selezioni, e lo facciamo in tutte le denominazioni dove operiamo”, precisa Dal Bianco.
Il consolidato 2019 del gruppo (Terre di Ogliano, società agricola che controlla vigneti, centro di pressatura e Masottina spa) è stato di 36,2 milioni, ottenuto per il 25% in Italia, per il 63% in Europa e per il 12% nel resto del mondo. “Siamo sempre stati particolarmente attenti all’estero, in particolare io e mio fratello Filippo che seguiamo la parte commerciale. Oggi i nostri mercati chiave sono l’Irlanda, dove Masottina è leader di mercato, e a seguire Usa, Uk, Olanda e Svizzera”, racconta Federico, precisando che per gli irlandesi comprare una bottiglia di Prosecco doc è molto impegnativo. “C’è una tassa di sette euro a bottiglia. Di conseguenza, il nostro Prosecco al ristorante va in carta a 35 euro. Però lo adorano…”. E altri mercati stanno crescendo, dal sudest asiatico fino alla Repubblica Sudafricana. Ma ora è arrivato il tempo di porre più attenzioni anche verso l’Italia, attraverso una strategia distributiva multicanale. “L’horeca resta il nostro punto di riferimento, ma sarà sempre più supportato dall’online, dove siamo presenti anche con la nostra piattaforma aziendale, e anche dalla vendita diretta in azienda”, conclude Dal Bianco, anticipando la prossima mossa di Masottina: l’apertura del Wine Shop nella tenuta di Ogliano, dove si trova anche la cantina gioiello progettata da Toni Follina e inaugurata nel 2012.