C’è l’espansione nelle zone vocate ai grandi rossi nel futuro di Santa Margherita Gruppo Vinicolo, che ha scelto gli Stati Uniti, e nel dettaglio l’Oregon, per ampliare il ventaglio delle tipologie di vino in portafoglio. La conferma arriva da Stefano Marzotto, amministratore delegato di Santa Margherita Gruppo Vinicolo, intervenuto al 3° Wine & Food Summit Pambianco – PwC. “Il nostro gruppo ha cominciato a investire in Oregon circa due anni fa. Chardonnay e Pinot nero sono ottimi vini, in un’ottima regione vinicola”, ha spiegato Marzotto, entrando nel merito dell’interesse dell’azienda per nuove acquisizioni. “Continueremo a guardarci attorno anche in Italia – ha aggiunto -. Nel mondo vinicolo italiano ci sono delle eccellenze e valutiamo sempre con attenzione le possibili partnership con altre realtà imprenditoriali”.
Dopo aver chiuso il 2021 con risultati da record, Santa Margherita Gruppo Vinicolo raggiunge un altro massimo storico con 260,4 milioni di euro di fatturato nel 2022 (+18 per cento). L’ebitda è salito a 90,2 milioni, pari al 34,6% dei ricavi netti, segnando +14% rispetto ai 79,1 milioni del 2021. A crescere è stata anche la quota export, oggi oltre il 70 per cento. “Gli Stati Uniti – ha continuato Marzotto – sono sicuramente uno dei mercati cardine per noi. Il nostro Pinot grigio è forse il vino italiano con la più forte presenza in America”. Quanto ai risultati globali, “il 2022 è stato un anno importante, quasi incredibile, se consideriamo che già i risultati del 2021 erano molto positivi”. La crescita a valore registrata in tutti i mercati chiave ha interessato tutti i brand che compongono il mosaico enologico di Santa Margherita Gruppo Vinicolo (tra questi Santa Margherita, Torresella, Kettmeir e Cantina Mesa), con diversi balzi double digit. “Abbiamo sicuramente vissuto una progressione netta dai 190 milioni del 2019 agli oltre 260 dello scorso anno. Il 2023 ha presentato maggiori complessità, dal punto di vista agronomico è stata un’annata complessa. L’obiettivo è dunque consolidare il numeri del 2022”.
Le attività di ricerca e sviluppo di Santa Margherita Gruppo Vinicolo vanno in direzione della sostenibilità, dello sviluppo tecnologico e dello sviluppo di servizi e strutture per l’ospitalità nelle diverse tenute. “L’ospitalità – ha concluso Marzotto – è un segmento che presidiamo da poco tempo (pesa oggi, sul totale del business, per circa il 5%, ndr) e dunque per noi il potenziale è enorme. L’enoturismo è in crescita. La gente vuole uscire, conoscere, è curiosa. Per molti giovani, l’enoturismo è un’alternativa recente alle vacanze più tradizionali”.