Vino e ospitalità. È questa la ricetta di Roccafiore, la realtà umbra di casa a Todi che riunisce sotto un unico tetto cantina, resort con spa e un’azienda agricola. Sviluppata negli anni 90 da Leonardo Baccarelli, e oggi in mano ai figli Luca e Ilaria, Roccafiore vede il proprio business sospinto in primis dalla cantina che, vendendo vino imbottigliato, genera circa il 60% di un giro d’affari che si attesta a circa 1,5 milioni di euro. La produzione tocca le 120 mila bottiglie, forte di 17ettari coltivati tra Grechetto di Todi, Trebbiano Spoletino, Sangiovese e Sagrantino, su 90 ettari di azienda agricola.
“Quest’anno chiudiamo in leggera crescita – ha spiegato a PambiancoWine&Food Luca Baccarelli – sulla cantina ha inciso la ripartenza di un mercato che si era fermato, ovvero il Giappone, e la partenza di mercati nuovi, ovvero la Russia, e gli asiatici. L’Europa, invece, si è un po’ fermata”. L’estero, attualmente, conta per circa il 50/55% del giro d’affari dell’azienda, con mercati quali Stati Uniti, Asia (in particolare Giappone), Australia, Israele ed Europa (Svizzera, Belgio, Germania, Scandinavia) in prima fila, e “l’obiettivo è di incrementare questa percentuale”. Oltre al vino, l’azienda produce, seppur in esigue quantità, olio e aceto, la cui produzione, fatta con il Grechetto, è stata introdotta l’anno scorso.
L’azienda, inoltre, è attiva attraverso la vendita diretta (anche online) dei propri prodotti, il cui business incide per circa il 10% del fatturato dell’azienda vinicola. Una cifra “di cui, considerando la sinergia con il comparto turistico, siamo soddisfatti”.
L’altra grande fetta del business di Roccafiore è l’ospitalità, che incide per circa il restante 40 per cento. Il resort con spa, al cui interno c’è anche il ristorante guidato dallo chef Carlo Grimaldi, conta 13 camere, a cui si aggiunge un wine chalet, ovvero un’unità abitativa realizzata totalmente in edilizia sostenibile. “Il nostro obiettivo è quello di spingere la parte legata all’ospitalità in quanto la cantina è arrivata a un livello per cui produciamo ciò che possiamo produrre, e lo vendiamo tutto. Pertanto vogliamo spingere la parte legata al turismo sostenibile e al concetto di turismo diffuso, creando quindi diversi wine chalet”.
La sostenibilità, infatti, è parte integrante di Roccafiore che, dal 2007, conta un impianto fotovoltaico che rende la tenuta totalmente indipendente dal punto di vista energetico. A ciò si aggiunge un bacino di raccolta delle acque piovane che, grazie anche a un sistema di depurazione, viene usata sia per l’irrigazione che, per esempio, per lavaggi in cantina.