La stagione del tartufo bianco entra nel pieno e regala già i primi pezzi da novanta. Arriva oggi a Milano un tuber magnatum pico da 530 grammi, proveniente dalla zona di Bologna e raccolto da uno dei tartufai di Appennino Food Group, la terza impresa italiana del settore e unica società per azioni del suo ambito. Il valore commerciale? Decisamente alto, considerando che i prezzi attuali secondo i dati elaborati da tartufo.com e aggiornati al 6 ottobre variano dai 1.681 euro/kg della pezzatura media ai 2.134 euro/kg della pezzatura grande. Siamo comunque sotto i valori dello scorso anno, quando il Borsino di Alba era partito da 2.500 euro per raggiungere nella stagione autunnale dei valori massimi di 3.800 euro/kg.
Il tartufo bianco da oltre mezzo chilo sarà esposto oggi, venerdì 9 ottobre, a partire dalle 19 al settimo piano de La Rinascente, nel corner di Appennino Food Group, per poi essere degustato dalla cena di venerdì, fino a domenica 11 ottobre, al Maio Restaurant che si trova all’interno della food hall dello store di piazza Duomo.
“Da questa stagione ci aspettiamo grandi risultati, tartufi profumati e di grande qualità”, ha commentato Luigi Dattilo, presidente di Appennino Food Group. “Speriamo che questo pezzo da 530 grammi sia di buon auspicio per una raccolta che possa farsi ricordare. Il caldo anomalo della fine dell’estate e la successiva ondata di piogge fa ben sperare in una stagione di successo”.
Nel frattempo, in Toscana, sono stati trovati tartufi anche più grandi. Come quello da 609 grammi raccolto a Cumuli, nella zona del bianco di San Miniato, da un tartufaio che rifornisce Savini Tartufi. “Ma siamo convinti che arriveranno pezzature ancora più importanti”, scommette Cristiano Savini, condividendo le attese di una stagione favorevole. “Le piogge abbondanti della primavera hanno preparato il terreno, poi l’estate è stata abbastanza secca ma qualche precipitazione c’è stata. Infine, dopo un settembre secco, sono arrivate le piogge del 23-24 del mese, che hanno dato i loro primi frutti a cavallo di ottobre. Non a caso, il tartufo bianco da 609 grammi è stato trovato il 2 di ottobre”. Per Savini “si prospetta una buona annata. I prezzi sono contenuti perché c’è incertezza, pertanto la ristorazione li acquista con prudenza e contribuisce a tenere i listini bassi. E alzare i prezzi, da parte di chi vende, non avrebbe senso, perché rischierebbe di bloccare il mercato. Quest’anno occorre che tutti, da una parte e dall’altra, si diano una mano. Se così fosse, il 2020 promette di essere una delle migliori annate di sempre per il rapporto qualità/prezzo”.