Il disegno di legge ‘Maestro dell’arte della cucina italiana’ potrebbe presto diventare realtà, andando a riconoscere i mestieri di pasticcere, chef e artigiano del cibo al pari di quanto avviene già in altri Paesi, come Francia, Belgio e Spagna. E potrebbe chiamarsi ‘Legge Massari’.
In occasione della 45esima edizione di Sigep, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha posto l’accento sul ddl presentato lo scorso ottobre e ne illustra il progetto proprio insieme a Iginio Massari, noto pasticciere e presidente di Apei – Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana.
“La chiamiamo ‘Legge Massari’ proprio per riconoscerne a pieno titolo la paternità al Maestro”, ha sottolineato il ministro. “Offriamo a Iginio Massari la guida della commissione che sarà incaricata di giudicare tecnicamente la qualità dei maestri meritevoli del riconoscimento di ‘Maestro dell’Arte della Cucina Italiana’”.
Il disegno di legge, nello specifico, ha lo scopo di “sostenere e di promuovere l’eccellenza dell’arte culinaria italiana attraverso l’istituzione di un premio al merito denominato ‘Maestro dell’arte della cucina italiana’ “, si legge nella documentazione ufficiale. Le categorie del premio – conferito annualmente dal Presidente del Consiglio dei ministri – includono i settori di gelateria, pasticceria, cucina, vitivinicoltura e olivicoltura e il suo conferimento permette a coloro che ne sono insigniti di ricevere incarichi di esperti negli istituti professionali per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera.
“In Italia non è mai stata coniata ufficialmente la definizione di un mestiere”, ha aggiunto Massari. “C’è una differenza sostanziale tra il professionista e l’artigiano che con l’intelligenza delle mani è in grado di dar vita a prodotti belli e buoni. Questa legge ci equipara ad altre Nazioni, partendo oggi dal cibo, ma con l’auspicio che possa allargarsi man mano a tanti altri mestieri d’eccellenza”.
Questo disegno di legge si inserisce nel più ampio quadro normativo volto a tutelare, sostenere e promuovere il patrimonio agroalimentare italiano. Nello specifico, prevede l’incremento di 200mila euro per l’anno 2023 del Fondo per il sostegno delle eccellenze nella gastronomia e dell’agroalimentare italiano istituito nello stato di previsione del Ministero dell’agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste.