Il Grana Padano è il prodotto dop più consumato al mondo, con una produzione complessiva che nel 2018 ha sfiorato 5 milioni di forme, fermandosi a quota 4.932.996. In evidenza soprattutto l’export, che nell’ultimo anno è aumentato del 5,4% per 1.938.328 forme destinate perlopiù (oltre l’82%) in Europa, cresciuta del 4,5%, con la Germania confermata quale primo mercato estero per poco meno di 500mila forme e a seguire la Francia e il Benelux.
I dati sono stati presentati durante l’assemblea generale del consorzio Grana Padano dop, che si è tenuta il 13 aprile a Desenzano del Garda. La produzione maggioritaria è legata alle cooperative, con una quota del 63,4%, mentre le industrie non coop hanno realizzato il restante 36,6 percento. A livello geografico, Mantova resta la provincia leader a livello produttivo con 27 caseifici da cui dipende il 29,2% del totale annuo; seguono Brescia con 28 caseifici e il 22,7% e Cremona con 9 caseifici e il 17,8 percento.
Il presidente del consorzio, Nicola Cesare Baldrighi, ha anticipato durante l’assemblea le novità in programma. Verranno introdotte 2 nuove categorie di prodotto, il 18 mesi e il 24 mesi, dopo il successo ottenuto dal Grana Padano Riserva nel 2018, cresciuto nelle vendite del 30 percento. Inoltre, ci sarà lo sviluppo di un nuovo formato per il packaging delle diverse confezioni, “per dare maggiore omogeneità e quindi distintività al Grana Padano dop”, ha affermato Baldrighi, aggiungendo poi: “Quest’anno ci attende un compito arduo perché, a fronte della diffusa soddisfazione dei produttori in relazione ai risultati ottenuti negli ultimi anni, il distacco di prezzo con i prodotti concorrenti richiederà ulteriori sforzi per non perdere quote di mercato. Per far sì che ciò accada e conquistare nuovi spazi, dobbiamo innalzare la qualità già elevata del nostro formaggio e comunicare con ancor maggiore incisività”. È stata infine presentata la nuova rivista ‘Grana Padano Insieme – Valore Italiano’, house organ pubblicato dal consorzio.