Nel mondo, una bottiglia su quattro di vino francese è venduta dal gruppo Les Grands Chais de France, realtà fondata da Joseph Helfrich che commercializza oltre 700 milioni di bottiglie per un volume d’affari di circa 1,3 miliardi di euro. In Italia, la società con sede a Petersbach, nel Basso Reno, è presente sia nei canali Horeca che Gdo, ma il suo peso specifico all’interno dell’economia di gruppo è limitata a 1,3 milioni di bottiglie vendute nel 2022 per un volume d’affari di 6,8 milioni di euro, (+21,4%), cifra più che raddoppiata rispetto ai 3,3 milioni raccolti nel 2019.
“Il nostro Paese, con il suo patrimonio produttivo, è certamente un mercato difficile per chiunque – afferma Romina Romano, responsabile Italia del gruppo francese – detto questo il 2022 per noi è stato un anno molto positivo perché la Francia è sempre più richiesta, soprattutto per quel che riguarda i vini medio-alti”. Questo perché, ha aggiunto la manager: “Siamo un popolo curioso che non ha paura di sperimentare, così è vero che quelle che vendiamo di più sono le bollicine, però di Cremant, e la Bourgogne continua a essere la più desiderata, ma il rosé, soprattutto d’estate, è ogni anno più richiesto”.
Così all’anteprima di Milano, ha continuato Romina Romano, “abbiamo portato circa centocinquanta etichette di alcune delle più importanti aree vinicole della Francia: dalla Valle della Loira a Bordeaux, e dal Languedoc – Roussillon, Provenza e Valle del Rodano, fino in Borgogna nonché Jura e Alsazia”. L’obiettivo: “Partendo dal presupposto che Horeca e nord Italia sono i nostri punti di riferimento, stiamo lavorando per rendere più capillare la nostra distribuzione, arrivando anche in regioni come Marche e Puglia, mentre in Campania stiamo già raccogliendo risultati”.
Da qui, e considerando che il portfolio di Les Grands Chais de France comprende anche le etichette delle nuove proprietà acquisite in Cile e Sud Africa – Las Niñas e Neethlingshof – il futuro, ha sottolineato Romina Romano: “Guarda alla creazione di un mercato duraturo, però direi che l’obiettivo che ci si pone è quello di arrivare a 10 milioni di euro nei prossimi tre anni”.