Non si arresta la crescita di I.Wai Food, importatore per l’Italia di ostriche e specialità ittiche. La società, fondata nel 2013 da Renato Ravizza e Gian Marco Zandrino, ha chiuso il 2022 con un fatturato di 11 milioni di euro e oggi, tra le 233 aziende italiane grossiste di prodotti ittici, si posiziona 56esima per fatturato, 19esima per crescita ed è la 14esima più redditizia per Roe (return on equity).
In termini di canali, I.Wai vende i prodotti selezionati presso grossisti, cash&carry e Gdo che, rispettivamente, incidono sui ricavi per il 70%, 20% e 10 per cento. Quest’ultimo canale, quello della grande distribuzione “sta cambiando”, racconta Ravizza a Pambianco Wine&Food. “Se prima il consumatore limitava gli acquisti ai periodi di festa – Natale in primis – ora questi si stanno destagionalizzando e la scelta non viene fatta in base al prezzo ma alla qualità”. Tra le insegne in cui I.Wai è presente si contano Esselunga, Iper e Conad.
Le ostriche sono il core business di I.Wai e generano circa 8 milioni di euro di vendite. Nel catalogo dell’azienda se ne contano diverse tipologie: la Princesa de Setùbal dal Portogallo, la Special Moana dalla zona Etang de Thau in Francia, la Louet- Feisser dall’Irlanda. Si aggiungono poi, dalla Sardegna, la Sandalia e la Mamer.
Non solo distribuzione. Dal 2021 l’azienda milanese ha iniziato la produzione in house nelle valli di Comacchio, in Emilia Romagna, dove nasce l’ostrica Lucrezia. Questa presenta un guscio violaceo e striature di color avorio. La carne è chiara, di un bianco perlaceo, e polposa. Il profumo ricorda la salinità della laguna, mentre al gusto emergono il burro salato e la frutta secca. “Attualmente questo prodotto viene distribuito solo sul suolo nazionale, dove stiamo ottenendo un ottimo riscontro, in quanto non abbiamo ancora i numeri per portarlo all’estero. Pensiamo di riuscire a esportarla nel giro di un anno e mezzo circa”.
Tra gli obiettivi a breve termine di I.Wai c’è poi la volontà di ampliare la gamma di prodotto, sia per quanto riguarda le ostriche sia per altre specialità ittiche che, ad oggi, contano oltre 25 varietà diverse tra alghe, crostacei, frutti di mare, pesce spada. L’ampliamento, nello specifico, coinvolgerà la bottarga e il caviale, per il quale “stiamo studiando una linea da inserire”, conclude Ravizza.